Fentanyl. Il piano di prevenzione

Il governo italiano ha varato il Piano Nazionale di Prevenzione contro il Fentanyl (o Fentanil, come è scritto in alcuni organi di stampa italiani), il farmaco oppioide prescritto per la terapia del dolore, ma usato come droga ricreativa.

A basso costo, di facile reperibilità e riproduzione è sempre più diffusa e sta sostituendo l’eroina, soprattutto fra gli adolescenti e giovani.

In Italia non c’è un’emergenza, ma negli Usa sì (come è noto da tempo), con gli oltre 100mila decessi registrati nel 2022. Per questo “è necessario fare prevenzione, occupandoci di ogni aspetto del problema” ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, durante la presentazione alla stampa del Piano di prevenzione, avvenuta presso Palazzo Chigi.

Il Piano -approvato dal Cdm l’11 marzo 2024 – riguarda oltre al Fentanyl (detta anche la droga degli zombie),  altri oppioidi sintetici, come riporta il suo titolo completo, dei quali in Europa ci sono segnali di presenza in Portogallo e nel Regno Unito, ha aggiunto Mantovano, mentre la mafia “sta ancora testando il mercato”; sembra, ancora, non attiva, ma non bisogna dargli “carta bianca”, soprattutto a la ‘‘ndrangheta che ha mostrato interesse e sta testando il mercato per verificare la convenienza del suo inserimento”.

Mantovani ha, quindi, ricordato quello che in Italia, al momento, rimane “un caso isolato”: gli arresti di Piacenza avvenuti nel 2023 “per intermediazione di approvvigionamenti di quantitativi di Fentanyl tra Cina e Usa, con 18 persone coinvolte: 100mila le dosi di Fentanyl intercettate ed erano nascoste tra le pagine di libri”

Le misure del Piano

Il Piano, ha spiegato il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenendo alla conferenza stampa, si muove lungo due direttrici: la prevenzione e il contrasto da parte del Ministero della Salute e il monitoraggio della distribuzione del Fentanyl, intensificando i controlli dei Nas per evitare i furti nei luoghi deputati alla somministrazione del farmaco. In tal senso si stanno allertando le Regioni e le farmacie, alle quali è richiesta “un’attenzione massima”.

Parallelamente si terranno corsi di formazione per professionisti sanitari, in modo che siano in grado di riconoscere overdose da Fentanyl.

“Per misure di contrasto pensiamo a procedure operative per contenere il fenomeno con una campagna rivolta ai giovani e informare dell’importanza del Naloxone (farmaco utilizzato per invertire l’effetto dei narcotici, ndr) – ha aggiunto il ministro – che non dovrà mai mancare in comunità terapeutiche, in ambulanze o tra le forze dell’ordine”.

 

Immagine: Roma, Palazzo Chigi, Consiglio dei Ministri.  Photo by  governo.it

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