In ricordo di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, la mostra e l’archivio online

Presso la Fondazione Studi per il Giornalismo Paolo Murialdi di Roma è stata inaugurata la mostra Mi richiama talvolta la tua voce, con le immagini e oggetti personali e di lavoro appartenuti alla giornalista Ilaria Alpi e al fotografo  cineoperatore Miran Hrovatin uccisi il 20 marzo del 1994, a Mogadiscio, mentre erano impegnati nell’inchiesta sul traffico di rifiuti in Somalia per il Tg3 – RAI. Depistaggi e informazioni false hanno impedito finora di conoscere i veri responsabili della loro morte.

La mostra, a cura di Ludovico Pratesi contiene anche i bozzetti creati dagli street artist Alessandra Chicarelle Fabio  D’Achille.

Alla loro memoria è stata installata una panchina davanti alla palazzina del Tg3.

A breve, inoltre, sarà disponibile online l’Archivio di Ilaria Alpi, grazie al Fondo intitolato alla giornalista, ospitato dalla Fondazione Murialdi.

Alla vigilia di questo 28° anniversario nell’incontro avvenuto presso la Fondazione, alla presenza di rappresentanti dell’Ordine dei giornalisti, dell’Usigrai, dell’Associazione Articolo21, dei comitati Giustizia e Libertà Ilaria Alpi e #NoiNonArchiviamo, uniti nel ricordo di Ilaria e Miran, Giuseppe Giuliietti, presidente della Fnsi, ha dichiarato ““Se avessimo accettato veline e depistaggi oggi non si parlerebbe più di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Ma noi non li archivieremo. Senza memoria non si capisce dove siamo arrivati. È importante che dopo tanti anni siano qui insieme tutte le istituzioni dei giornalisti italiani – ricordando anche le vicende di Mauro De Mauro, Beppe Alfano, Graziella De Palo e Italo Toni, Andy Rocchelli e Andrej Mironov dei cronisti uccisi nel conflitto in Ucraina -Per tutti loro continueremo a chiedere verità e giustizia”.

Il 21 marzo la Fnsi, l’Usigrai e il sindacato regionale e presidio locale di Artico 21, parteciperanno al corteo promosso da Libera in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, per ricordare tutti i giornalisti italiani uccisi per via del loro lavoro ai quali si aggiungeranno i nomi dei cronisti uccisi in Ucraina.

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