Abbiategrasso. La forza di non essere soli

vista-di-abbiategrasso-con-logo-dementia-friendlyAbbiategrasso è un comune appartenente alla città metropolitana di Milano, che primo in Italia, può vantare di essere stato scelto dalla Federazione Alzheimer Italia come città pilota per la prima applicazione nazionale del  progetto di “Dementia Friendly Communitity“.

Aumentare e diffondere la conoscenza della malattia, aiuta le combattere i pregiudizi sociali  e la conseguente emarginazione sociale che subiscono le persone affette da demenza e i  loro familiari. Per superare gli steccati  e le rigidità poste inconsapevolmente dalla collettività, e permettere ai più sfortunati di migliore la qualità della loro vita, partecipando alla vita della comunità. Questi sono i punti essenziali del progetto “Dementia Friendly Community”.

È fondamentale, quindi, diventare amici della persone con questa patologia e di coloro che se ne prendono cura e Abbiategrasso per il suo numero di abitanti, 32.537 di cui 600 con problemi cognitivi, per la sua dimensione ancora a misura d’uomo,  per la sua capacità di accoglienza e per la sua diffusa cultura della solidarietà e volontariato è sembrato essere il luogo e la comunità ideale per sviluppare un programma che vede coinvolti le istituzioni, la popolazione di tutte le fasce di età, le associazioni e le categorie professionali.

L’obbiettivo è creare e sviluppare una rete che sappia sviluppare le strategie concrete che rendano sia la città sia la sua comunità in grado di accogliere nella sua quotidianità le persone dementi, attraverso un progetto, considerato di medio termine.

Come si applica e si sviluppa il progetto

abbiategrasso-scelta-come-citta-pilota-per-il-progetto-comunita-amica-della-demenzaCome punto di partenza ad Abbiategrasso,  sono stati distribuiti alla comunità i questionari, redatti in collaborazione con i malati stessi e le persone o congiunti che li assistono, in modo da  prendere il polso delle loro necessità.

Il questionario a risposta multipla è stato sviluppato in modo da ricevere informazioni su 3 cardini: rapporto tra il malato e la/e persona/e che se ne prendono cura (denominato caregiver); chi si prende cura dei caregiver; supporto nella cura del malato.

Di pari passo è stato istituito il Tavolo del Progetto che sceglierà le iniziative, man mano che si presenteranno  e quelli che sono stati individuati come i tre “pilastri principali” ossia le persone le metteranno  in pratica, il luogo dove l’iniziativa prenderà forma e il processo delle stesse iniziative.

Le aree prescelte per sviluppare il programma  Dementia Friendly Communitity sono: arte cultura e tempo libero; negozi e uffici; bambini giovani e studenti; comunità volontariato e organizzazioni di culto; forze dell’ordine, vigili del fuoco e Polizia locale; sanità e assistenza sociale; edilizia; trasporti.

In parallelo il progetto prevede l’elaborazione di corsi formazione specifici, rivolti alla comunità di Abbiategrasso, incentrati sulla necessità dei malati e sugli aspetti culturali e sociali legati all’ handicap.

I primi corsi sono già in atto, frequentati dai vigili urbani e dagli impiegati presso la biblioteca pubblica, dove si vuole creare un punto d’incontro per i malati.  Prossimamente inizieranno i corsi rivolti ai commercianti. Dopo di che sarà la volta delle scuole e degli uffici pubblici.

Per illustrare il progetto ai familiari e agli operatori e  nel mese di settembre sono stati organizzati 2 convegni aperti al pubblico, uno a Milano e il successivo nella stessa Abbiategrasso,  nel corso dei quali sono stati illustrati, fra l’altro, i risultati dei questionari che serviranno come base per l’avvio di nuove iniziative mirati alle necessità dei malati e dei caregiver.

Il progetto

comunita-dementia-firendlyIl progetto Dementia Friendly Communitity nasce in Gran Bretagna e si basa sul protocollo elaborato dall’Alzheimer’s Society che  lo ha fatto conoscere in Europa e che per la sua introduzione in Italia, ha scelto la Federazione Alzheimer Italia, la più grande associazione di volontari nazionale, che si occupa della cura, dell’assistenza dei malati, ma anche della promozione della ricerca medica e scientifica sulle cause della malattia di Alzheimer.

Per applicazione del progetto ad Abbiategrasso la Fondazione si avvale della collaborazione oltre che dello stesso Comune, della  Fondazione di Ricerca Golgi Cenci, l’Azienda Servizi alla Persona Golgi Radaelli, l’Associazione di Psicogeriatria e l’ASST Ovest Milanese.

La Federazione in qualità di responsabile del progetto, effettuerà ogni 6 mesi una rilevazione delle iniziative del progetto.

Come abbiamo accennato Abbiategrasso è la città pilota del progetto, perché è intenzione della Federazione estenderlo a livello nazionale.

Come afferma Gabriella Salvini Porro che leggiamo sul sito :“Siamo solo all’inizio: occorrono anni per combattere lo stigma e rendere una comunità amica della demenza, ma siamo sicuri che il progetto sarà efficace e che l’esperienza di Abbiategrasso diventerà un esempio replicabile, contribuendo a migliore la qualità di sempre più malati e delle loro famiglie”.

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