L’arte di Shahzia Sikander. Il passato che trasporta nel prossimo futuro
Shahzia Sikander è un’artista pakistano -americana, che ha saputo aggiornare la tradizione della pittura manoscritta dell’Asia centrale e meridionale.
Nata a Lahore nel 1969, dove ha studiato presso il National College of Art specializzandosi nella tecnica della pittura in miniatura di tradizione indo-persiana, Sikander lavora con una varietà di mezzi ma predilige la carta, con la quale, spesso, combina motivi e materiali tradizionali (come colore vegetale e tè), accompagnandoli con commenti femministi e post-coloniali.
Witness
The Morgan Library & Museum di New York ha parlato recentemente di Sikander, soffermandosi sull’importante scultura che ha realizzato nel 2023, parte dell’ampio progetto Havah… to breathe, air, life (Havah… respirare, aria, vita), una mostra multimediale esposta presso il Madison Square Park e il vicino Tribunale della Divisione d’Appello, Primo Dipartimento della Corte Suprema dello Stato di New York. Una scultura in bronzo che supera i 5 metri, con la quale Sikander ha lasciato il suo mondo artistico dell’infinitamente piccolo per l’infinitamente grande come “è il mondo” ha detto, con questa statua battezzata Witness (Testimone), sul il tema donne e giustizia.
Omaggio a Ruth Bader Ginsburg
Riferendosi allo studio preparatorio di Witness, The Morgn Library ha spiegato che lo stile meticoloso e l’uso della foglia d’oro evidenti, richiamano l’interesse dell’artista per la tradizione della pittura indo-persiana. I soggetti sono figure allegoriche, con attributi frequentemente presenti nei precedenti dipinti di Sikander, come radici invece dei piedi e delle braccia, per indicare l’auto-radicamento e i capelli intrecciati per assomigliare alle corna di ariete, simbolo di forza.
La figura indossa uno jabot decorativo alla scollatura, riferendosi al colletto di pizzo indossato dalla celebre giudice della Corte Suprema, Ruth Bader Ginsburg (1933 – 2020), paladina dei diritti delle donne, degli afroamericani, dei disabili, dell’ambiente e dell’aborto legale.
L’Oriente incontra l’Occidente. I secoli si susseguono
La statua – che fa riferimento ai precedenti dipinti e disegni dell’artista -, privata dei consueti simboli allegorici, come la benda o la bilancia, offre una nuova immagine della giustizia per l’Occidente, ma richiama antiche sculture indiane del XII secolo raffiguranti figure celestiali danzanti, coerente con il concetto fondamentale della sua arte, che la stessa Sikander spiega così: “L’Oriente che incontra l’Occidente. I secoli si susseguono. Il passato ci trasporta nel prossimo futuro”.
Testimonianza dell’odio e divisione della nostra società
Nel 2024, Witness, mentre era esposta a Houston, è stata vandalizzata da un individuo non identificato; Sikander ha scelto di non ripararla, affinché diventasse, così com’è “testimonianza dell’odio e della divisione che permeano la nostra società”, come ha riportato il Washington Post.
Immagine: New York, Park Avenue 2023, statua ‘Witness‘, dell’artista pakistana Shahzia Sikander