New York celebra gli 800 anni dell’Università Federico II

Anche New York festeggia gli 800 anni dell’Università di Napoli Federico II. Al di là dell’Oceano L’Ateneo partenopeo ha una sede distaccata che con l’occasione – dopo la pausa del Covid – sarà “concretamente attivata” come ha precisato il Rettore, Matteo Lorito, presso il complesso del Tata Center di Cornell Tech, al fine di “ampliare la dimensione internazionale delle nostre attività di ricerca e formazione”.

Progetti con le aziende, collaborazioni universitarie

Una prospettiva già ben avviata quella della Federico II, considerando i progetti che  condivide da tempo con Apple, Cisco, Accenture, Micron e Deloitte, come informa l’agenzia Agi e le collaborazioni con le università della East Coast e di New York.

Trasferimento tecnologico e open innovation

Nel Tata Center, che sorge sulla Roosevelt Island  sull’East River, fra Manhattan e il Queens, i giorni 22 e 23 ottobre 2024 vedrà l’Università di Napoli incontrare la comunità scientifica e il mondo imprenditoriale e presentare a questa vasta platea internazionale la propria offerta formativa e le attività di ricerca, lasciando spazio a temi del “trasferimento tecnologico e dell’ open innovation”.

Interverranno oltre al citato Rettore, fra gli altri il console generale d’Italia Fabriziio Di Micheli, l’ambasciatore italiano all’Onu, Maurizio Massari, il  direttore dell’Istituto italiano di cultura Fabio Finotti,  Luciano Floridi, dell’Università di Yale, Antonio Ereditato, Università di Chicago e Fermilab, Lisa Jackson, di Apple, Massimo Deandreis, Intesa Sanpaolo, e Carl Schramm, di Syracuse University.

5 giugno 1224, l’editto imperiale, un editto laico

La Federico II porta dal 1992 il nome del suo fondatore (1194-1250) duca di Svevia e re di Sicilia (come Federico I) che la istituì il 5 giugno 1224 con l’intenzione di formare le classi dirigenti del suo regno ma  anche di mettere il sapere a disposizione di tutti coloro che desideravano essere “resi savi e accordi attingendo alla fonte delle scienze e al vivaio delle scienze” come riporta il sito dell’Ateneo, senza che i suoi sudditi fossero costretti ad andare fino a Bologna, alla famosa Alma Mater Studiorun che, nel 1224,  vantava già 136 anni.

Federico emanò l’editto istitutivo da Siracusa, quindi a differenza di Bologna e di altri atenei del tempo, lo Studio napoletano nacque con un atto imperiale, con carattere prettamente laico, dunque, ma che non lo riservò nella corso della sua lunga storia, dalle intromissioni della Chiesa nella sua programmazione culturale.

Tra i tanti studenti e studiosi che vanta l’Ateneo, anche i grandi trecentisti della letteratura italiana, Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca.

 

Immagine: New York, sala interna del Tata Center di Cornell Tech, dove risiede la sede distaccata dell’Università di Napoli Federico II

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