La Marcia delle Margaridas. Mai più senza di noi

Centinaia di migliaia di donne hanno raggiunto Brasilia per la 7° Marcha das Margaridas.

Provenienti anche dalle zone più interne del grande Brasile, incluso dalla foresta amazzoniche, si sono riunite nella capitale per dibattere questioni come l’eliminazione della fame, la disuguaglianza, la crisi ambientale e la violenza contro le donne.

Tema di questa edizione della Marcha è Per la ricostruzione del Brasile per il Buon vivere.

Per Sônia Guajajara, attivista e da gennaio 2023 ministra dei Popoli indigeni del Paese “l’arrivo di queste donne in Brasilia rappresenta un momento di ripresa del soccorso alla democrazia in Brasile”.

“Siamo qui per ricostruire il nostro Paese, prendendo questo impegno: mai più un Brasile senza di noi” ha detto la ministra.

Fatto saliente della Marcha, inoltre, l’annuncio dell’approvazione – nello stesso giorno dell’inizio dell’evento politico- culturale, 15 agosto 2023 – alla Camera dei Deputati del disegno di legge che permette di inserire il nome di Margherita Maria Alves (da cui il none della Marcia), nel Libro degli Eroi e delle Eroine della Patria. Manca ancora la firma del presidente Lula, ma per tutte, organizzatrici e partecipanti si tratta solo di una formalità che non può impedire di considerare “simbolica” la coincidenza dell’approvazione in un giorno così “speciale che vede migliaia di ‘margherite’ arrivare a Brasilia”.

Tanti gli interventi sul palco, i work shop, le sessioni plenarie nei 2 giorni dell’evento, mentre l’allestimento della Mostra delle Margherite presenta i prodotti artigianali delle lavoratrici rurali “che identificano la loro cultura, modo di vivere”, il loro ruolo fondamentale di custodi del sapere; la loro produzione è la dimostrazione della loro forza e coraggio quotidiano, elementi fondamentali, secondo l’organizzazione dell’evento “per la ricostruzione del Bem Viver.

Presente alla manifestazione anche una copiosa delegazione della Marcia Mondiale delle Donne*, partner della Marcha das Margaridas.

Margarida Maria Alves. La prima sindacalista

Margarida Maria Alves di Paraíba è stata uccisa 40 anni fa. Era il 12 agosto del 1983 quando le spararono alla soglia della sua abitazione, colpendola in pieno viso. Aveva compiuto 50 anni il precedente 2 agosto e nel momento dell’attentato era con il marito e il figlio.

Lavoratrice rurale, era riuscita a far saltare i tradizionali schemi di genere, con la sua attività sindacale. È stata la prima donna in Brasile a ricoprire la carica di presidente dell’Unione dei lavoratori rurali di Alagoa Grande, comune dello Stato del Paraiba, dove Margarita era nata.

Mantenne l’incarico per 12 anni e lottò durante tutto il mandato affinché i lavoratori rurali avessero un contratto di lavoro che riconoscesse uno stipendio degno, una giornata lavorativo di 8 ore, la 13° mensilità e le ferie retribuite.

A portarla alla morte le denunce che faceva contro i proprietari terrieri (che ordinarono il suo omicidio) per gli abusi che perpetuavano nei confronti dei lavoratori dei mulini della regione.

72 cause di lavoro erano quelle che aveva intentato contro gli agricoltori locali quando venne assassinata.

Nessun colpevole

Nonostante la sua morte sia diventata un caso internazionale interessando i grandi enti dei Diritti umani, a 40 anni dalla sua morte nessuno è stato accusato per l’omicidio. Ma il figlio, José de Arimateia Alves, ha ricevuto un risarcimento per danni economici e morali stabilito dal Tribunale Regionale Federale della V Regione (TRF5).

Ma Margarida da subito è diventata simbolo nazionale, oggi riconosciuto ufficialmente come tale, per la sua testimonianza di forza e coraggio.

Dal movimento spontaneo all’ufficialità 

Per 23 anni le donne, riunite in spontanei movimenti sociali, ogni anno, hanno marciato fino a Brasilia per protestare contro la fame, la povertà e la violenza sessista, in memoria della leader sindacale.

Nel 2000 è stato fondato il movimento Marcha da Margarida e da allora ogni 4 anni, le donne provenienti da tutto il Paese marciano per le strade di Brasilia per chiedere politiche pubbliche per le lavoratrici rurali.

In Paraíba, dal 2021 una legge riconosce in  il 12 agosto, data dell’omicidio, come Giornata statale dei difensori dei diritti umani.

La legge recita: “In quel giorno potranno essere promosse attività di riflessione e manifestazioni culturali e artistiche nelle scuole dello Stato con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza della vita e della lotta dei Difensori dei Diritti Umani, tra cui Margarida Maria Alves, simbolo di la lotta dei lavoratori rurali per i loro diritti e crudelmente assassinati il ​​12 agosto 1983”.

La biografia, il libro

Di seguito riportiamo il link del libro in versione originale Margarida, Margaridas: Memória de Margarida Maria Alves (1933-1983) attraverso le pratiche educative di Margaridas  (Margarida, Margaridas: Memória de Margarida Maria Alves (1933-1983) através das Práticas Educativas das Margaridas) scritto dalla professoressa Ana Paula Romão de Souza Ferreira,  che racconta, oltra la biografia della sindacalista, l’importanza del suo lascito (editore ufpb – Memoria).

 

  • *Marcia Mondiale delle Donne (MMD) MMD: rete internazionale femminista di oltre 6’000 associazioni presenti in più di 150 paesi che si propone di lottare contro l’omofobia, la diseguaglianza sociale, l’oppressione di genere, il razzismo, la violenza contro le donne e la guerra. Lancio ufficiale l’8 marzo 2000 a Ginevra (da Marcia Mondiale delle Donne in Pillole – Amenesty.it)

 

 

 

Immagine: Brasilia (Brasile) presso Esplanada Dos Ministerios, tratta da Marcha das Margaridas – Facebook

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