L’anagrafe genetica dei cani, contro l’inciviltà dei proprietari
Anche in Italia, come da tempo accade nel Nord dell’Europa, arriva la mappa e il data base del DNA dei cani, sistema inesorabile per incastrare i padroni incivili che non raccolgono gli escrementi dei loro animali dai marciapiedi e dalle strade, creando problemi di decoro e d’igiene pubblico.
Se per multare i trasgressori fino ad ora era necessario coglierli sul fatto, con l’anagrafe genetica canina custodita dai Comuni, basterà comparare le feci raccolte in strada dagli operatori ecologici con il data base e anche a distanza di tempo dal fattaccio, si potrà risalire al padrone cialtrone e multarlo.
Adottato dal Comune di Bolzano, dopo che tutti i cani del territorio saranno stati censiti, partiranno i controlli sulle eventuali deiezioni lasciate sui marciapiedi o strade e le multe.
Avere il DNA del proprio cane è facile. Basta recarsi del veterinario che realizza un prelievo dal pelo o dalla saliva, realizzando così la mappatura genetica dell’animale che poi lo stesso proprietario dovrà fornire al Comune di appartenenza.
Il progetto pilota in Italia è stato applicato nel 2019 a Malnate (Varese), due anni prima era iniziata la mappatura del DNA dei cani attraverso i campioni di saliva e alla fine dell’anno gli animali schedati del territorio erano 2156: soltanto 28 erano sfuggiti alla schedatura.
Degli escrementi trovati per la strada, come prevede il progetto, vengono raccolti 3 campioni: uno è consegnato ai biologi per le analisi, gli altri 2 vengono conservati come prova anche in vista di contestazioni. Le multe previste sono di euro 50 per i proprietari che non hanno provveduto alla registrazione e dai 75 in poi, per quelli che non hanno pulito i marciapiedi.
La sperimentazione, più che riuscita, ha suscitato l’interesse generale, inducendo il Comune di Malnate a organizzare per il prossimo 3 aprile un convegno nazionale, che ha ricevuto molte adesioni dagli altri Comuni italiani ed esteri, durante il quale presenterà i dati raccolti.
Sarebbe importante, infatti, che il provvedimento, utile anche per i casi di smarrimento o furto del proprio cane, si diffondesse a livello nazionale in modo di avere la mappatura completa dei cani ed evitare in toto il comportamento scorretto degli incuranti della civiltà.
Immagine: l’attore Richard Gere nel film ‘Hachiko’