Ventimiglia. Appello all’UE per i migranti minori non accompagnati

Oxfam e Diaconia Valdese, che con Open Europe prestano il primo soccorso e l’assistenza legale ai migranti, lanciano un appello all’Unione Europea affinché si creino “canali più sicuri per le persone in fuga”.

Richiamano l’attenzione soprattutto nei confronti del respingimento dei migranti minori a Ventimiglia, frontiera tra l’Italia e la Francia che le associazioni definiscono un “confine senza diritti dove non viene rispettata la normativa europea”.

Come dimostra la testimonianza di un ragazzo di 16 anni fuggito dal Ciad. Il ragazzo racconta di aver  tentato per 10 volte ad attraversare la frontiera con la Francia: otto volte a piedi e 2 in treno. Tutte le volte è stato fermato dalla polizia francese la quale,  a suo dire, lo ha picchiato e rimandato a piedi in Italia.

Il ragazzo vive nell’accampamento rimediato sotto un cavalcavia del fiume Roja, dove secondo il comunicato di Open Europe, vivono in “condizioni disumane” circa 200 migranti, un terzo del quale è formato da minori.

Fuori “dal sistema di accoglienza per i richiedenti asilo”, indipendentemente dalla loro storia, provenienza ed età, i migranti provengono per lo più dalle zone di guerra del Sudan, Iraq, Afganistan ed Eritrea.

 

 

Fotografia di copertina: by Paolo Pezzati-Oxfam

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