Primo trapianto di un rene di maiale su una persona viva
Eseguito con successo dall’equipe del Massachusetts General Hospital di Boston. Xenotrapianti erano stati tentati precedentemente, ma in pazienti in morte cerebrale
Eseguito con successo dall’equipe del Massachusetts General Hospital di Boston. Xenotrapianti erano stati tentati precedentemente, ma in pazienti in morte cerebrale
Un team scientifico statunitense ha annunciato che un rene di maiale, geneticamente modificato, continua a funzionare 32 giorni dopo il suo trapianto in un essere umano cerebralmente morto. Si spera in una prossima sperimentazione clinica su vivente. In Italia sono più di 7mila pazienti in lista d’attesa
Ha vissuto per oltre un mese senza rigetto e in buone condizione, superando il periodo critico per molti pazienti, David Bennett, 57 anni, primo trapiantato con cuore di maiale geneticamente modificato, deceduto l’8 marzo. Grazie a lui, dice l’équipe medico-scientifica la ricerca ha acquisito dati preziosi, imparando che il cuore di maiale geneticamente modificato può funzionare bene all’interno del corpo umano
Per la prima volta è stato effettuato con successo il trapianto di cuore geneticamente modificato di un maiale sull’uomo. Intervento sperimentale e compassionevole effettuato negli Stati Uniti, non si conoscono gli effetti a lungo termine, ma l’attuale sopravvivenza del ricevente fa ben sperare per risolvere, nel prossimo futuro, la carenza di donatori rispetto alla lunga lista d’attesa dei potenziali riceventi