La Baita del Silenzio. Dove un altro mondo è possibile

Era molto tempo che non provavo una commozione così profonda.

Sabato  27 ottobre 2018:  inaugurazione su iniziativa dell’Associazione Kim, la Baita del Silenzio. Una piccola casetta di incontri, di ascolto e di preghiera per tutti, indipendentemente se si sia credenti e a quale religione si appartenga.

Unico segno una colomba variopinta sulla porta di ingresso. All’inaugurazione hanno preso parte un prete cattolico, un pastore valdese, un prete ortodosso, un imam, un monaco buddista zen. Il rabbino non ha potuto partecipare a causa del sabato ebraico. Il papa ha mandato un messaggio.

Tutte le mamme con i loro bimbi malati ospiti della Casa di Kim che si occupa di cure, accoglienza e tutela gratuite per minori malati e poveri hanno accolto noi ospiti per poche ore. Ci hanno donato una piccola colomba bianca di ceramica fatta con le loro mani. Una giovane mamma siriana ci ha offerto un bellissimo messaggio di benvenuto e di fratellanza.

Le religioni sono nate per unire, lo racconta il loro etimo. Quando dividono tradiscono il loro senso ultimo. La fede non è una bandiera, né una competizione per chi sta dalla parte della verità.

Tutti i mistici di tutte le religioni condividono una medesima scoperta: davanti al sacro l’atteggiamento che più si addice è IL SILENZIO. Non esistono parole adeguate né sufficienti per descrivere l’immensità del Mistero. Silenzio per contemplare, silenzio per non giudicare, silenzio per ascoltare. Il messaggero del divino è sempre l’altro riconosciuto come fratello.

Questo è quello che ho pensato ieri nel giardino della Casa di Kim. Grazie a tutti i volontari di Kim perché ci svelate che un altro mondo è possibile.

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