Colombia, gli ex guerriglieri ricominciano dal caffè italiano

Il processo di pace in Colombia è un percorso in salita, ma scandito da azioni tangibili che iniziano a dare i loro frutti,  grazie anche alla presenza degli italiani.

In virtù dell’accordo siglato dall’azienda italiana illycaffè con il Governo colombiano e l’Associazione locale Ascafè, il 18 maggio 2018 nella zona del Cauca è stata completata la prima produzione di caffè proveniente dai territori assegnati agli ex-combattenti delle FARC. Seicento sono, infatti, gli ex guerriglieri che risiedono nella regione e attuano il reinserimento sociale, anche attraverso il lavoro che realizzano nelle piantagioni di caffè: si tratta dei 130 ex combattenti di La Elvira, Buenos Aires, dei 350 di Los Monos, Caldono, dei 50 di El Estrecho, Patia e degli 80 Monte Redondo, Miranda, alla quale si aggiungono i 480 produttori delle comunità locali.

Nello stesso giorno illycaffè ha firmato il memorandum d’intesa con Ascafè (Associazione piccoli caffecoltori) e con l’ETCR (Spazi Territoriali per la Formazione e Reintegrazione) per aumentare la qualità e la capacità di produzione di caffè nel dipartimento del Cauca,  contribuendo così, allo sviluppo socio – economico locale. Il memorandum dà l’avvio a un programma ambizioso: piantare 550 ettari di caffè.

L’accordo firmato da Andrea Illy, presidente dell’azienda italiana, da Walter Mendoza, rappresentante dell’ETCR e da Carlos Arturo López di Ascafè (nella foto a lato), prevede, fra l’altro che illy trasferisca il proprio know-how per  migliorare le pratiche agronomiche attraverso i suoi tecnici e agronomi e all’Università del Caffè; centro d’eccellenza con sede a Trieste e con affiliate nel mondo, fondato nel 1999 dalla stessa illy per permettere la condivisione del suo patrimonio di conoscenza accumulata nel corso della sua storia e per promuovere e diffondere la cultura del caffè di qualità.

“Attraverso quest’accordo abbiamo voluto dare un contributo tangibile al complesso processo di pace, affiancando le persone e le organizzazioni che stanno indirizzando i loro sforzi per far sì che questo si completi rapidamente – ha dichiarato Andrea Illy, al centro nella foto accanto – in Colombia abbiamo adottato gli stessi principi che applichiamo agli altri Paesi del caffè dai quali acquistiamo la materia prima e che si basa su tre pilastri: lavorare direttamente coi produttori in forma singola o associata, trasferire loro conoscenza per permettergli di raggiungere elevati standard produttivi, remunerarli in modo tale da rendere sostenibile la produzione”.

Il caffè rappresenta un investimento strategico per lo sviluppo della regione e per la diffusione di una cultura di pace, e non possiamo non essere orgogliosi che un gruppo italiano ne sia parte fattiva.

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