Sognare di volare ma con i piedi per terra
Tra le 3800 ville venete che si possono visitare e fanno del Veneto la regione più ricca di questi manufatti, ce ne è una, Villa Zaborra, vicino a Padova, che è in grado di farti, per così dire….volare.
E tra giardini settecenteschi e viali silenziosi, ricchi di splendide piante e fiori sorge il complesso di S. Pelagio, ove c’è il Museo dell’Aria e dello Spazio.
Questo castello ha origini medievali, costruito intorno al 1340, ha raggiunto la sua massima notorietà quando Gabriele D’Annunzio ne prese possesso e lo definì “luogo segreto, mistico e ardente, dove io respiro” ed ove programmò il volo su Vienna con la 87a squadriglia di piloti “la Serenissima” partita proprio da S.Pelagio il 9 agosto del 1918. Con quel volo vennero lanciati sulla capitale austriaca dei volantini con il messaggio “ non siamo venuti, se non per la gioia dell’arditezza.”
Tra queste mura c’è, come si vede, tanta storia, vi sono percorsi naturalistici, e nelle 34 sale si possono vedere 300 modelli di aerei, elicotteri, mongolfiere ed altri oggetti volanti che raccontano, specie ai ragazzi, la fantastica storia del volo umano, dal mito di Icaro, agli aquiloni di Leonardo da Vinci, all’ala rotante nata dall’osservazione dei semi dell’acero, a tutta l’evoluzione tecnologica, fino a giungere ai tempi nostri, con la riproduzione dello Space Shuttle.
Non solo d’Annunzio ma anche Petrarca fu legato a questi luoghi dato la vicinanza della sua residenza in Arquà, e furono da loro amati anche per la conformazione geologica caratteristica dei Colli Euganei.
Come in tutte le ville venete vi si possono fare passeggiate lungo i viali di carpini, nel boschetto di catalpe e c’è pure un labirinto, una peschiera e splendidi giardini con roseti ed alberi secolari.
Nel pianoro antistante il castello fanno bella mostra di sé un elicottero AB 204 ed altri velivoli di varie epoche, sistemi bellici esposti come “gate guardian”. Ed altamente emozionante è la riproduzione, in una sala, dei manichini dei piloti della “serenissima” posti intorno ad un tavolo con sullo sfondo la bandiera italiana con stemma sabaudo al centro.
Visitare questo museo è come avere un incontro ravvicinato, culturale, amichevole e sentimentalmente entusiasmante con il mondo del volo, perché esso è l’unico in Europa per la sua vasta collezione aereonautica, e vale certamente sempre la pena conoscere da cosa siamo partiti per giungere ai super jet dei nostri giorni.