Università fuori. Le scienze umane entrano in azienda

universita-di-firenzeLa cultura nelle ore di lavoro rafforza la produttività e arricchisce la vision del proprio lavoro. Un flusso di sapere che entra in fabbrica e spezza la quotidianità lavorativa. Una sorta di alternanza scuola-lavoro, al contrario.

Lucia Felici, docente di Storia Moderna e Roberta Lanfredini, docente di filosofia teoretica, entrambe dell’Università di Firenze, hanno dato vita al progetto Università fuori, una suggestiva impresa formativa di aggiornamento professionale, immersa nel bagno rassicurante e corroborante della cultura.

Il nostro incontro con le professoresse Felici e Lanfredini ci ha permesso di addentrarci nel cuore dell’iniziativa che ci auguriamo possa rappresentare un paradigma da trasformarsi in prassi; una “sacra alleanza” tra il tempio del sapere e le realtà aziendale così da integrare formazione e professionalità, in un amalgama di competenze tecniche, trasversali e culturali in quell’unicum che è l’uomo, in ogni sua piega.

Genesi del progetto

L’idea nasce dall’esigenza di far “uscire” l’Università, soprattutto quella di natura umanistica, fuori dal proprio ambiente, molto spesso concepito come lontano dalla realtà lavorativa, In questo senso, il titolo del progetto è significativo. Il progetto è articolato in un ciclo di lezioni che prevede 7 incontri su Storia, Filosofia, Sociologia e Letteratura. Tutti i cicli verranno realizzati utilizzando il monte ore destinato normalmente alle attività di aggiornamento professionale.

Cultura aziendale e azienda culturale per lavoratori e studenti
Gli obiettivi del progetto sono sostanzialmente due:  il primo è esportare le conoscenze e le competenze del corpo docente dell’Università di Firenze, con particolare riferimento ai settori umanistici. Il fine è quello di stimolare  l’investimento culturale da parte delle realtà lavorative, per poterlo tradurre in innovazione, in una maggiore qualità del lavoro e in un più solido radicamento nella propria realtà lavorativa e sfera comunitaria.

Ma importante è anche  la direzione inversa, cioè quella che dalle realtà lavorative  si muove in direzione dell’Università. La sfida è infatti quella di aprire un canale tra aziende e studenti universitari, in vista della creazione di competenze  e opportunità  per gli studenti del settore delle Scienze umane.

Tale scopo potrebbe essere raggiunto con la partecipazione a stage nelle aziende e con la concessione di borse di studio e di premi di laurea agli studenti che dedicheranno ricerche alla storia della fabbrica e ai suoi problemi filosofici, etici e sociali. Per esempio, con ricerche di archivio; con analisi filosofiche relative alla nozione di “qualità” e alle sue possibili applicazioni; con indagini sociologiche su problemi inerenti al lavoro.

Primi passi dell’Università fuori

Il primo ciclo, attualmente in corso, si tiene alla Molteni farmaceutici, una grande impresa (255 dipendenti) con sede legale e operativa a Scandicci. La prima lezione è stata tenuta dal Rettore dell’Università di Firenze. Una partecipazione, questa, reale e simbolica, che indica l’investimento dell’Università nei confronti della nostra iniziativa. I partecipanti, dirigenti e lavoratori insieme, hanno accolto questo inizio con grandissimo interesse, oltre che, ovviamente, come una significativa novità.

Un’occasione dunque di crescere insieme, dirigenti, dipendenti e studenti in un circolo virtuoso che mette in moto, competenze, emozioni, esperienze a servizio della comunità aziendale e di quella accademica. Un dialogo continuo di arricchimento reciproco. Due risvolti di un’identica medaglia.

Il progetto, che è agli albori,  intende proseguire il suo percorso formativo-professionale ed espandersi verso altre realtà aziendali, come dichiarano Felici e Lanfredini:“Stiamo organizzando il secondo ciclo di Università fuori e abbiamo già la possibilità di scegliere fra varie opzioni. La nostra idea è di rivolgersi a realtà lavorative di volta in volta molto diverse, al fine di sottolineare il carattere trasversale e universale della cultura umanistica”.

Università fuori e cultura dentro.

 

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