Tecnobus. Il mini-bus elettrico con batteria senza litio
A Frosinone, capoluogo laziale, sorge un’impresa che produce un prodotto unico in Europa: mini bus elettrico con batteria intercambiabile, riciclabile al 100%.
A rendere Gulliver – come è stato chiamato il modello – unico è la sua dimensione e la sua batteria elettrica. Il mezzo non supera i 6 metri ma ha una comoda portata per 30 persone, ideale per spostarsi nei centri storici, nelle zone a traffico limitato, nei borghi. Mentre la batteria di alimentazione intercambiabile che lo rende il veicolo a percorrenza illimitata, non utilizza il litio, è completamente riciclabile e non necessita di essere sottoposta a processi di “second life”. L’alta sostenibilità ambientale del mini-bus – di produzione italiana al 100% – ha spiegato Paolo Marini, amministratore delegato di Tecnobus e presidente della sezione meccatronica di Unindustria – deriva dall’essere stato progettato come mezzo elettrico, ossia di essere “nativo elettrico” e non una derivazione; e questo “fa ancora la differenza”.
Il litio è un minerale essenziale per la transizione ecologica pertanto la domanda sta superando la risposta, e la cui estrazione ha un notevole (per alcuni) eccessivo impatto ambientale. Mentre le batterie a litio e ioni dei veicoli sono difficili da smaltire perché contengono elementi inquinanti
Presentando il piano di rilancio e sviluppo di questa azienda – che ha venduto il suo primo mezzo nel 1988, e da allora i suoi veicoli hanno percorso più di 200 milioni di chilometri in Europa, in Canada e in Sud Africa – Marini ha annunciato l’ambizione di trasformare l’azienda in industria con una produzione di 250 mezzi per turno produttivo coerentemente “con le previsioni di mercato del prossimo decennio”. E di farlo continuando a percorrere la strada dell’innovazione con la collaborazione delle università territoriali. Marini ha citato oltre a La Sapienza di Roma l’Università degli studi di Cassino con le quali “aprire un laboratorio di mobilità sostenibile” volti a mettere in pratica un processo di transizione ecologica che interessi non solo la Regione Lazio ma tutto il Paese.
Gli obiettivi dell’impresa sono particolarmente importanti per lo sviluppo lavorativo di un territorio, come quello ciociaro, che sembra soffrire particolarmente del succedersi delle ultime crisi finanziarie e da quella sanitaria per la pandemia da Covid 19.
Immagine tratta dal sito ufficiale di tecnobus.it