Lightning Imager. L’acchiappa fulmine europeo
Vedere per tempo i fulmini nell’atmosfera terrestre, aumenta la sicurezza per le persone, l’ambiente e i trasporti, soprattutto aeri.
A questo serve Lightning Imager (LI), il primo “acchiappafulmini” spaziale d’Europa e l’unico a livello globale con caratteristiche avanzate che, a differenza di altri – sino a oggi capaci di individuare solo grappoli di fulmini -, è in grado di intercettare anche un solo fulmine a 36 mila chilometri dalla terra” spiega l’azienda aerospaziale Leonardo, che grazie al team internazionale coordinato da Carlo Simoncelli, a Campi Bisenzio (Firenze) lo ha progettato, costruito e collaudato.
Dotato di 4 fotocamere da 1000 fotogrammi al minuto è in funzione permanentemente. La sua attività continua è ritenuta fondamentale, perché il fenomeno dei fulmini è strettamente associato agli eventi estremi come uragani o nubifragi. Ciascuno di tali fenomeni è preceduto da una cortina di scariche elettriche e rilevarle tutte e con continuità permetterà di migliorare le previsioni meteo e la valutazione dell’intensità dei fenomeni.
A spiegarlo, Simonetta Cheli, direttrice dei Programmi di Osservazione della Terra dell’ESA, commentando i primi dati di LI inviati alle stazioni della Terra, che confermano le notevoli capacità dello strumento nel rilevare in modo accurato ed efficiente l’attività dei fulmini sull’intera area del campo visivo delle telecamere, che copre l’84% del disco terrestre”.
Lightning Imager, chiamato fulminometro, fa parte del programma MTG (Meteosat Third Generation) sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) in collaborazione con EUMETSAT, il programma satellitare di terza generazione per previsioni meteorologiche.
Sei sono i satelliti di lancio previsti dal programma, 4 MTG-I (imaging) e 2 MTG-S (sounding), posizionati in orbita geostazionaria¹-². Il Lightning Imager sarà a bordo di ciascuno dei quattro satelliti “imaging”.
Terminato il primo LI (lanciato nel primo satellite il 13 dicembre 2022), gli ingegneri di Campi Bisenzio produrranno i successivi tre.
Il MTG di ultima generazione sarà in grado di monitorare in modo preciso i cambiamenti dell’atmosfera, della terra e degli oceani e di trasmettere in tempo reali le informazioni degli eventi meteorologici gravi e pericolosi, sempre più frequenti. Al tempo stesso fornirà elementi più dettagliati per previsioni precise a lungo termine. Il programma prevede il lancio degli altri 5 satelliti a scadenza di ogni 2 anni.
- note: ¹orbita geostazionaria (in inglese: Geostationary Earth Orbit o GEO): è un’orbita circolare ed equatoriale situata a una altezza tale per cui il periodo di rivoluzione di un satellite che la percorre, in particolare un satellite artificiale, coincide con il periodo di rotazione della Terra (wikipedia). ²Le orbite geostazionarie ad una distanza di 36000 km dall’Equatore sono utilizzate principalmente dai numerosi satelliti di telecomunicazione tra cui quelli televisivi. I segnali provenienti da questi satelliti possono essere inviati in qualsiasi parte del mondo. I segnali di telecomunicazione si spostano in linee rette, quindi è necessario che i satelliti nelle loro posizioni restino in orbita stazionaria rispetto alla superficie della Terra (esa-edusapace).
Immagini tratte dal sito spaceleonardo.com