Brunello Cucinelli. Pioniere della società cosmopolita e del senso civico
Brunello Cucinelli, lo stilista di Castel Rigone (Perugia), famoso per i criteri illuminati con cui gestisce la sua azienda quanto per la bellezza e la preziosità dei suoi capi è stato nominato miglior designer del 2021. Al Tate Modern Museum di Londra ha appena ricevuto il GQ Men Of The Year Awards per essere stato capace di conciliare rispetto del lavoratore e profitto anche durante la pandemia che tanto danno ha recato alle produzioni industriali.
La motivazione del premio – istituito dalla rivista GQ – sottolinea che è lo stilista è “uscito” dai lockdown in “ottima forma”: senza licenziare nessuno dei suoi 2mila dipendenti a livello globale la sua azienda ha registrato nella prima metà del 2021 un aumento dei ricavi di quasi il 60%, (20% in più rispetto al 2020, 10% in più rispetto al 2019, anno pre-pandemico) e vanta un patrimonio netto di quasi 2 miliardi di euro.
Fedele a se stesso e all’impulso dei suoi anni giovanili che tanto lontano l’hanno portato, continua a pensare al futuro nonostante i 43 anni della sua azienda e i suoi 68 anagrafici, come dimostra il commento dei i numeri del primo semestre 2021 della sua impresa omonima: “Crediamo che tutto questo renda molto concreto il riallineamento agli obiettivi del primo quinquennio (2019-2023) del piano decennale che terminerà nel 2028, anno in cui ci attendiamo di raddoppiare il fatturato del 2018 e raggiungere 1,1 miliardi di euro”.
Figlio di contadini, diplomato geometra, matricola in ingegneria, Cucinelli irrompe nel mondo della moda nel 1978, partendo da zero ma con un’idea vincente, colorare il cashmere. Ha successo ma vuole essere di più di un imprenditore dagli alti profitti: memore delle “sofferte vicende lavorative” paterne e mosso da un forte impeto umanista il suo sogno è sviluppare un modello di capitalismo che “valorizzi l’uomo”, creando una realtà in grado di durare “nei secoli”.
Ci è riuscito accompagnando l’innegabile abilità imprenditoriale con l’attenzione costante all’etica e al benessere dei suoi dipendenti, consapevole dal loro imprescindibile contributo al grande successo della Brunello Cucinelli SpA.
In tempi di globalizzazione in cui il lavoro umano è considerato merce, Cucinelli ha realizzato un paradigma industriale mondialmente riconosciuto come testimoniano i continui riconoscimenti fra i quali il Global Economy Prize ricevuto nel 2017 e diretto ai “pionieri della società cosmopolita che opera nell’interesse pubblico con senso civico”.
Immagini: 1) Londra, Tate Modern Museum, assegnazione dei GQ Men Of The Year Awards. Da sinistra Stefano Domenicali, Brunello Cucinelli, Jonathan Bailey, Silvia Colombo, Federica Benda; 2) lo stilista e imprenditore, Brunello Cucinelli, miglior designer 2021