Fondazione Cecchettin e MIM. Il protocollo d’intesa per la cultura del rispetto

Gino Cecchettin, padre di Giulia vittima di femminicidio, e Giuseppe Valditara, ministro della Pubblica Istruzione e del Merito, hanno siglato il protocollo contro la violenza sulle donne che prevede attraverso la Fondazione Giulia Cecchettin e nell’arco di tre anni, un percorso di sensibilizzazione “verso la cultura del rispetto”, rivolto soprattutto alle scuole di ogni ordine e grado, in modo da responsabilizzare gli studenti contro ogni forma di discrimine di genere.

Senza l’assegnazione di fondi, dunque senza oneri né per il Ministero né per gi istituti scolastici, il protocollo contempla una serie di attività e iniziative incentrare sulla violenza maschile nei confronti delle donne.

Al via, dunque, corsi di formazione per il personale scolastico e la creazione di gruppi di lavoro costituiti da esperti e organismi scientifiche; la promozione di buone pratiche educative come la peer education*  e il peer tutoring* tesi alla valorizzazione del rispetto reciproco e alla gestione dei conflitti scadere nella violenza, attraverso la comprensione profonda delle dinamiche relazionali; spazio alle testimonianze dirette di giovani che hanno vissuto e superato con esito positivo situazioni complesse, offrendo così esempi e modelli concreti di sano comportamento.

Il coordinamento e il monitoraggio delle iniziative saranno affidati a un comitato paritetico costituito da due rappresentanti del ministero e della Fondazione Cecchettin.

Nel corso della firma dell’accordo, avvenuta l’8 gennaio 2025 presso la sede del Ministero dell’Istruzione, a Viale Trastevere a Roma, Gino  Cecchettin ha rivolto l’invito a collaborare ad “altri enti e fondazioni”, posto che “solo unendo le forze riusciremo a ottenere risultati più concreti.

A onore di cronaca e storica scolastica, ci permettiamo di evidenziare che azioni formative e progetti relativi alla violenza di genere, all’educazione affettiva e sentimentale, in questi ultimi anni, sono sempre più presenti nelle aule e nei dibattiti scolastici, sia a livello curricolare che extra curricolare.

A queste attività oggi si aggiunge la Fondazione Cecchettin  alle quale auguriamo di attuare quanto prima e al meglio il suo progetto e dare il suo contributo a quella che, sappiamo già, essere una lunga e difficile battaglia socio-culturale.

Dall’inizio dell’anno a oggi, 11 gennaio, contiamo già un femminicidio, Eliza Stefania Feru, uccisa in un omicidio – suicidio compiuto dal marito Daniele Bordicchia, nella loro abitazione di Gualdo Tadino (Perugia).

 

Al seguente link il documento integrale del: Testo del protocollo

 

Immagine: Roma, 8 gennaio 2025, da sinistra il ministro dell’Istruzione e del Merito (MIM) Giuseppe Valditara e Gino Cecchettin, in occasione dell’accordo di attuazione del protocollo contro la violenza sulle donne tra il Ministero e la Fondazione Cecchettin – fotografia e fonte by min.gov.it .

 

 

 

 

  • nota: *peer education e peer tutoring: tecniche scolastiche che prevedono il coinvolgimento attivo degli studenti nel processo di apprendimento. Nel peer education (educazione fra pari) solitamente avviene fra due studenti che rivestono ruoli diversi, ma sono simili per età, genere, status, il peer tutoring prevede, invece, che uno degli studenti sia più esperto in modo da aiutare il compagno. Se la prima ha una vocazione sociale (nasce nei paesi anglosassoni come metodo di prevenzione delle malattie sessuali trasmettibili), la seconda ha una matrice più didattica. Comunque, nelle dinamiche dell’apprendimento scolastico, spostano il centro dell’attenzione dall’insegnante agli studenti (maggiori info su tecnicadellascuola.it e scuola.net).

 

 

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