WikiMafia. Premio alla Virtù Civile – L’impegno di Tutti 2025 a Salvatore Borsellino

A Salvatore Borsellino, fratello minore del magistrato Paolo ucciso nella strage mafiosa di via D’Amelio nel 1992, sarà assegnato il Premio alla Virtù Civile – L’impegno di Tutti 2025, nella prima giornata del Festival Internazionale dell’Antimafia, che si terrà a Milano il 23maggio 2025.

Sarà la terza edizione di questo Festival pensato già nel 2014, ma realizzato soltanto dopo aver acquisito l’ esperienza e le risorse necessarie con anni di attività, con il duplice scopo di diffondere la consapevolezza che alle mafie avviene con l’ impegno di tutti e che essendo un  fenomeno sovranazionale, deve coinvolgere i cittadini e la politica di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.

WikiMafia

Il Festival è promosso da WikiMafia, la prima libera enciclopedia sulle mafie e sul movimento antimafia, fondata a Milano sul modello wiki da un’idea di Pierpaolo Farina (che ne cura la direzione scientifica) e portata avanti da un gruppo di studiosi e attivisti volontari che dal 2012 ad oggi sono riusciti a compilare più di 1400 voci concernenti personaggi, processi, eventi, ricostruendo l’intera storia delle mafie italiane, sempre aggiornata.

Il perché di tanto lavoro, al quale dedicano tutto il loro  “tempo libero” è spiegato dagli stessi autori-volontari, che sul sito ufficiale dichiarano la loro convinzione che l’azione della magistratura non sia sufficiente per sconfiggere le mafie, essendo queste ultime, un fenomeno che “affonda le sue radici in un clima culturale”.

Mai rassegnati al “declino culturale, politico e morale del nostro Paese”, ritengono necessaria un’azione collettiva che coinvolga soprattutto le nuove generazione le quali, diceva Paolo Borsellino, sono le più adatte a sentire subito “la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità”.

Sono stati gli attivisti di WikiMafia a deliberare unanimemente per l’assegnazione del premio a Salvatore Borsellino “per noi è soprattutto un esempio di vita e di lotta” hanno annunciato dalla propria pagina Facebook.

Salvatore Borsellino

Salvatore Borsellino, classe 1942, ingegnere elettronico, per molti anni lontano da Palermo vi fa ritorno per dedicarsi, come la sorella, la compianta Rita, alla lotta alle mafie e alla ricerca della verità –  ancora nascosta da tanti depistaggi – sulla morte del fratello, il magistrato Paolo Borsellino e degli uomini e donne della sua scorta, avvenuta nella strage di matrice terroristica – mafiosa di Via d’Amelio, il 19 luglio 1992.

L’agenda rossa

In occasione del 17° anniversario della strage, con la collaborazione del Comitato Cittadino Antimafia 19 luglio, Salvatore organizza la prima Marcia delle Agende Rosse da cui scaturirà il Movimento delle Agende Rosse, denominazione attinente all’agenda del magistrato sparita con la borsa di cuoio che la conteneva, dal sedile posteriore dell’auto in cui viaggiava Paolo Borsellino, subito dopo la strage.

La moglie del magistrato, Agnese Piraino Leto, dichiarerà che quel giorno Paolo aveva l’agenda con sé.  Fotografie e video di quel terribile 19 luglio 1992 documentano un carabiniere che si allontana con la borsa in mano, subito dopo l’attentato. Si tratta del capitano Giovanni Arcangioli contro il quale è stato istruito un processo per favoreggiamento di Cosa Nostra e per sottrazione dell’agenda, ma non si è giunti alla fase dibattimentale. Inoltre il carabiniere ha fornito versioni diverse nel corso degli interrogatori.

La borsa è stata ritrovata, l’agenda rossa mai.

In quell’agenda Paolo Borsellino vi riportava appunti personali e professionali comprese le supposizioni e dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. Non se ne separava mai, soprattutto, come è stato confermato da tutti i familiari, soprattutto dopo la morte del collega e grande amico Giovanni Falcone, avvenuta nella strage di Capaci, 57 giorni prima di quella di via D’Amelio.

Fino all’ultimo giorno

Per il ventennale della strage Salvatore Borsellino ha scritto il libro Fino all’ultimo giorno della mia vita. In memoria di Paolo, dove affida al giornalista Benny Calasanzio, a sua volta parente di una vittima di mafia, i ricordi di un’infanzia felice a Palermo, con il fratello Paolo e le sorelle Adele e Rita, quindi per il suo trasferimento al Nord Italia per la sua professione di ingegnere elettronico mentre Paolo diventa personaggio pubblico per il suo impegno contro la mafia.

Divisi, dunque, i due fratelli torneranno a unirsi proprio in quella tragica domenica del 1992, quando Salvatore sente il dovere di diffondere la memoria del fratello e stabilire la verità sulla sua morte.

Link: WikiMafia; Festival Internazionale Antimafia.

 

Immagini: 1) i volontari di WikiMafia, prima enciclopedia libera sulle mafie italiane, promotori del Festival Internazionale Antimafia – L’impegno di Tutti – photo by Facebook; 2) Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo ucciso dalla mafia nel 1992, co-fondatore del Movimento delle Agende Rosse 

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