Il Consiglio d’Europa sollecita l’Italia perché introduca il reato di tortura
Il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa sollecita l’Italia affinché introduca “rapidamente e in modo definitivo norme in grado di disporre pene appropriate ai responsabili dei reati di tortura e maltrattamenti”.
Il richiamo all’Italia giunge al termine della seduta del Comitato che si è svolta dal 7 al 10 marzo 2017, durante la quale è stata considerata la sentenza del 7 aprile 2015 della Corte Europea dei Diritti sul caso “Cestaro contro l’Italia”. Il ricorrente aveva subito violenze da parte delle forze dell’ordine durante il G8 di Genova nel luglio 2001, violenze che senza mezzi termini la sentenza di Strasburgo ha definito reati di tortura.
Il disegno di legge che vuole introdurre il reato di tortura nel codice penale, C.2168, è stata approvato, con modifiche, alla Camera il 9 aprile 2015 e, quindi, tornata all’esame del Senato, dove l’avvio della discussione ha, fino ad ora, subìto molti rinvii.