Acta. Contro il cyber crime e le truffe sentimentali

Ammonta a circa 140 milioni di euro la quantità di denaro uscito dall’Italia negli ultimi 6 anni per via delle truffe sentimentali. A rivelarlo  l’Associazione Acta che si occupa di questo fenomeno di cyber crime, sostenendo le vittime raggirate e supportandole nelle denunce e nelle azioni legali.

La truffa consiste nel creare un rapporto con la vittima attraverso i social network e/i siti d’incontro e una volta stabilito un legame profondo, agendo sulla leva dell’affetto per estorcere denaro.

I criminali (uomini e donne) raramente agiscono in solitaria, nella maggior parte dei casi appartengono a organizzazioni  ben strutturate (tante con sede in Africa), molto abili sia nell’individuazione delle vittime (attraverso analisi psicologiche sui dati pubblicati sui social), sia nell’uso del web.

Approfittando dei lati deboli della persona prescelta, delle sue fragilità, solitudine o semplicemente della sua inclinazione all’altruismo, una volta contatta,  iniziano a coltivare sagacemente il rapporto con messaggi quotidiani dove raccontano chi sono (storie inventate), fornendo  documenti visivi (identità rubate). E una volta certi della fiducia conquistata, giungono alla richiesta di denaro, per una necessità che dichiarano impellente o vitale e alla quale non riescono “momentaneamente” a fare fronte. La richiesta, a volte per “comprare il biglietto del viaggio e potersi incontrare” di un piccolo prestito iniziale, si ripeterà con  cifre sempre più alte accompagnate da scuse plausibili all’entità monetaria (per esempio un improvviso quanto importane intervento chirurgico).

Si tratta “di raggiri seriali – informa l’Associazione Acta – che agiscono sugli affetti ed emozioni”. Attraverso uno studio preciso delle loro vittime, riescono a “innestare una sorta di dipendenza simile alla sindrome di Stoccolma, tanto che una volta consumata la truffa, le vittime continuano ancora a provare sentimenti positivi verso il ‘truffacuore’ e non ne parlano con nessuno”.

Prostrate e, spesso, silenziose. Tacciano anche per vergogna, temono di essere derise per come sono cadute nel tranello ma questo silenzio, aggiunge l’Acta le rende “impotenti”, uno stato d’animo che può sfociare “nella depressione e nell’autolesionismo ”. Ad aggravare la loro posizione la difficoltà di trovare i truffatori – e quindi a far emergere un fenomeno molto esteso a livello internazionale – perché gli stessi “modificano le loro strategie di adescamento e le loro tattiche a secondo dei Paesi in cui s’infiltrano”.

L’Acta è riuscita a creare una rete di supporto sia morale sia materiale. Come mostra già dal sito, offre consulenza legale e le elaborazioni del Decalogo (come proteggersi dalle truffe affettive), del Vademecum (consigli per proteggersi e individuare il truffatore) e del modulo che consente più facilmente d’inoltrare la denuncia per truffa o tentata truffa affettiva e sentimentale.

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3 Risposte

  1. Leyla ha detto:

    Sono 3Anni che sono manipolata da un amico che venne ad abitare da me 2017 usando foto

  2. Bruno ha detto:

    Aiuto, sono caduto nella trappola delle Cryptovalute,
    Mi stanno chiedendo prima cifra.
    Ho denunciato, ma…..
    Posso avere un colloquio di aiuto?
    grazie

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