3 maggio. Giornata Mondiale della Libertà di Stampa

Davide Kaye Onu libertà stampaIl 3 maggio è la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa.

L’1 maggio 2017 David Kaye, responsabile ONU per la promozione e protezione del diritto alla libertà di opinione ed espressione, ha sollecitato i governi affinché si ponga fine alla “demonizzazione” della stampa critica e proteggano i giornalisti.

Ogni giorno dell’anno ha ricordato David Kaye, i giornalisti che conducono il loro lavoro in nome della verità, devono scontrarsi con la censura, le intimidazioni, le minacce e “troppe volte”, pagano la loro serietà professionale con aggressioni fisiche se non con la vita.

Il 2 maggio 2017, la Federazione nazionale della stampa italiana, a Piazza Montecitorio a Roma insieme a molte associazioni tra le quali ricordiamo Usigrai, Amnesty International Italia, Articolo21, Ordine dei giornalisti del Lazio, Pressing NoBavaglio, hanno ribadito il “No del giornalismo italiano contro la censura che colpisce i giornalisti turchi”.

FNSI 2 maggio 17No bavaglio turcoNel corso della manifestazione sono stati letti i nomi degli oltre 150 giornalisti detenuti nelle carceri turche, sopra le note del sassofono di Nicola Alesini.

Nel comunicato la FNSI ha scritto “L’oppressione in Turchia s’intensifica. Dopo la vicenda di Gabriele Del Grande, la Federazione nazionale della stampa italiana non dimentica gli altri giornalisti ancora in carcere in quel Paese e in tutto il mondo. Siamo in piazza per chiedere alle autorità italiane di rappresentare nelle sedi istituzionali la necessità di individuare una posizione comune sui temi dei diritti civili e della libertà di espressione in Turchia, uno dei principali Paesi della Nato e Stato membro del Consiglio europeo.”.

Al termine della manifestazione una delegazione della manifestazione ha incontrato Laura Boldrini, presidente della Camera, per consegnarle il testo di appello della Federazione europea dei giornalisti e della FNSI.

Il 3 maggio dedicato ai giornalisti vittime delle mafie e del terrorismo

Il 3 maggio in Italia la Giornata è dedicata ai giornalisti che hanno perso la vita o sono minacciati per le loro inchieste sulla criminalità organizzata, con manifestazioni organizzate in molte parti d’Italia.

Daniela PellicanòLa Giornata inizia a Reggio Calabria con “l’iniziativa di carattere nazionale”, per il secondo anno nel capoluogo calabrese, organizzato dalla FNSI con la collaborazione del Sindacato regionale dei giornalisti della Calabria. In primo piano l’insufficienza delle azioni istituzionale per la difesa della libertà di stampa. Un ricordo particolare sarà dedicato alla giornalista Daniela Pellicanò (nella foto a sinistra), giornalista indipendente, venuta a mancare 2 giorni fa, la cui carriera non ha avuto il riconoscimento professionale ed economico che avrebbe meritato; autrice dei libri come “Uno sparo in caserma” e “Colpito. La vera storia di Tiberio Bentivoglio” dove ha descritto come l’’ndrangheta riesce a distruggere una vita, mentre lo Stato latita.  2 libri investigativi sulla criminalità organizzata che hanno causato alla Pellicanò problemi giudiziari.

A Roma, presso la Sala Zuccari del Senato, Palazzo Giustiniani, si terrà la conferenza “Informazione. Diritto violabile?”con interventi di esperti europei e italiani.  L’organizzazione “Ossigeno per l’informazione” presenterà una relazione dalla quale emerge che la Regione Lazio è l’area italiana in cui ci sono più giornalisti minacciati.
Nel pomeriggio, rappresentanti di Ossigeno per l’Informazione, con la presenza del vicesindaco della capitale, Luca Bergamo, alla Casa del Jazz, renderanno omaggio alla lapide in memoria delle vittime innocenti della criminalità organizzata (9 sono i giornalisti).
Terminerà la giornata il concerto “Musica e Libertà”che si terrà presso la Sala Europa dell’Ufficio di Rappresentanza della Commissione Europea.

Carlo CasalegnoAndy RocchelliA Torino si svolgerà la 10° edizione della “Giornata della memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo”dedicata al ricordo di Carlo Casalegno (a sinistra, nella foto a lato), ucciso il 29 novembre del 1977 dal gruppo terroristico Brigate Rosse. Prima giornalista vittima degli anni di piombo del terrorismo italiano La manifestazione è stata organizzata dal l’Associazione Stampa Subalpina con Ordine dei giornalisti del Piemonte e Unione nazionale cronisti italiani.

A Milano, nell’ambito del Festival dei Diritti Umani, la FNSI, l’Associazione Lombarda Giornalisti e la Federazione europea dei giornalisti parteciperanno al convegno “Il pericolo non dovrebbe essere il mio mestiere”.
Al termine del convegno sarà inaugurata la mostra fotografica  “Dall’ultimo fronte. L’Ucraina di Andy Rocchelli e Andrey Mironov”.  Andrea Rocchelli   (Andy, a destra nella foto sopra),  è stato ucciso 3 anni fa nella guerra del Donbass (Ucraina).

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