App a servizio dei neo-genitori

baby-pit-stoppersIn tempi di epifania è bene segnalare, fra il proliferare di app la cui utilità resta discutibile, una web app denominata Baby Pit Stoppers. Si tratta di un progetto ad opera di Valeria Miccolis, presidente di Baby Friendly Society APS, un’iniziativa che si compone anche di una campagna di crowdfunding iniziata a metà dicembre (il termine è previsto il 15 febbraio 2017).

Una applicazione, pensata e strutturata per i genitori che possono informare ed informarsi sui luoghi più vicini, attenti alla moltitudine di neo-esigenze insorte a seguito dell’arrivo dei piccini. In parole semplici, una modalità ad alta tecnologia per localizzare posti da postare per una sana dialettica per mamme e papà al fine di semplificare la vita proprio a chi ha donato la vita. Facilitare il reinserimento dei genitori nella quotidianità: lavoro, viaggi, svago come se non fosse cambiato nulla.

E chi meglio del nostro fedele compagno, lo smartphone figliol prodigo del vecchio cellulare, poteva essere scelto come dispensatore di moniti e ragguagli? Si può infatti scaricare gratuitamente la app per trovarsi in un sol colpo dinnanzi ad un mondo strutturato ad hoc per   genitori e prole. Una comunità fatta di mamme, padri, nonni, zie e zii, insomma creata da chi e per chi si occupa dei più piccoli.

Venuti al mondo e già in qualche modo padroni di alcuni suoi angoli. Grazie ad questa web application si conoscono ante litteram i luoghi designati alle neo famiglie: spazi ricreativi, bar e ristoranti attrezzati per la progenie, ma anche ospedali, ambulatori, associazioni per l’assistenza post parto. Una geolocalizzazione dedicata all’individuazione di isole virtuose, certificate da un pubblico esigente pronto a discriminare l’esercente meno accorto, tuttavia virtualmente pronto a migliorare la prospettiva di accoglienza. Tutto, naturalmente, in un ottica di democratica apertura senza vincoli, senza discriminazione alcuna. Sebbene esistano ancora ben altre barriere architettoniche a minare quest’ideologia di condivisione logistica!

Eppure, in tempi or sono i genitori senior degli anni ottanta e i junior degli anni novanta tanti problemi provvedevano a risolverli in maniera meno digitale, tuttavia egualmente efficiente. Attualmente le app si moltiplicano nel tentativo di semplificare, magari con un banale passaparola, la vita di tutti i giorni. In effetti basta un click per agevolare le scelte di ognuno, perfino il divertimento oggi viene fruito grazie ad un archivio di suggerimenti che individua ad esempio il miglior ristorante nelle vicinanze, elencandone i  giudizi dei commensali di passaggio o degli abituali clienti.

Una recensione fatta ad hoc o improvvisata senza ragguagli critici, postata a sostegno delle decisioni altrui. Parimenti i novelli genitori possono anzi devono non commettere errori quando si ap-postano in un baby pit stop o un bar o un museo, facendo esperienza di quell’angolo che d’improvviso diviene virtuale e virtuoso. Dunque, a seguito di una soggettiva valutazione delle capacità di accoglienza, si stabilisce se un certo spazio è atto all’allattamento con possibilità di scaldare magari biberon e al cambio pannolino con presenza di fasciatoi o se addirittura facilita il passaggio oneroso di passeggini sempre più all’avanguardia.

Reali bisogni? O necessità indotte da una società che cerca nuove complicazioni travestendone  le sembianze? In fondo la potenza della rete consiste proprio nel rendere oggettivo ogni parere personale grazie ad una connessione. Ma, a ben vedere al di là del sostrato logico e dialogico, ciò che resta inopinabile è il miracolo della vita. Essere diventati genitori cambia l’esistenza e chi si appresta a fornire cure non sarà mai dispensato da gioie. dolori, sorprese e paure; una commistione di emozioni.

Chissà, forse aveva ragione Gaber quando cantava “Non si fuma nella stanza del bambino.(…) Lenzuola rosa  e azzurre senza mai rompere,  certo, la tradizione.  Sì la culla,  apine  farfalline  dlin dlon dlan  farfalline  come dire il festival  sì, del Giappone..” ricordando facili premure.

Per saperne di più: babypitstoppers
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