La prima sala operatoria italiana per la chirurgia profilattica

Presso la Città della Salute e della Scienza – Ospedale Sant’Anna di Torino, è stata aperta la prima sala operatoria italiana interamente dedicata alla chirurgia profilattica, per le pazienti portatrici di mutazioni genetiche, come annuncia il nosocomio in una nota.

Un passo avanti per la prevenzione oncologica con questa sala operatoria dedicata alla chirurgia profilattica per le pazienti che mostrano mutazioni genetiche, in particolare BRCA1 e BRCA2 che determinano predisposizione allo sviluppo di alcuni tipi di tumore ginecologici e mammari (anche al pancreas e postata, secondo i dati AOGOI – Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani).

Questa predisposizione è contrastata con interventi chirurgici preventivi come la mastectomia e l’annessiectomia (rispettivamente la rimozione delle ovaie e delle tube uterine) profilattica, come un’opzione fondamentale per ridurre il rischio di malattia e migliorare la qualità della vita.

Dall’esempio di Angelina Jolie e Bianca Balti, alla prima paziente della nuova sala operatoria ad hoc dell’ospedale torinese, che nei giorni scorsi è stata sottoposta alla mastectomia profilattica e ricostruttiva

Quarantacinque anni, la paziente presentava una mutazione genetica BRCA2, oltre ad appartenere ad una famiglia dove si sono già verificati 3 casi di tumori alla mammella e un caso di tumore all’ovaio, tutti, con mutazione genetica accertata.

Negli ultimi anni la chirurgia preventiva è stata documentata da popolari testimonianze pubbliche come le già citate l’attrice Angelina Jolie, la prima persona nota a sottoporvisi e a raccontarlo alla stampa, più recentemente, la fotomodella Bianca Balti: il suo gesto di rendere pubblico l’ intervento di mastectomia preventiva (la ricordiamo al Festival di Sanremo). secondo CDSS, ha contribuito ad incrementare l’importanza della chirurgia profilattica quale strumento di prevenzione per le donne ad alto rischio.

Questo nuovo servizio di attivazione della chirurgia profilattica presso la CDSS si affianca all’ambulatorio di Patologia Eredo-Familiare della Ginecologia e Ostetricia 4 (diretta da Saverio Danese), già attivo dal 2018 presso il day hospital oncologico, offrendo così un percorso di cura integrato ed altamente specializzato; e ora modello innovativo che mette il rilievo l’importanza della medicina personalizzata e di un approccio multidisciplinare. Il supporto psicologico, in particolare, riveste un ruolo cruciale nel guidare le pazienti in scelte complesse, assicurando un accompagnamento personalizzato prima e dopo l’intervento” come ha assicurato Flavia Pirola (Direttore sanitario della Città della Salute e della Scienza di Torino).

Nella popolazione piemontese, riporta la nota, si stima che le donne portatrici di mutazioni BRCA siano 13709, delle quali quasi 10.000 tra i 25 ed i 74 anni, con la prevalenza di 1 caso ogni 155 abitanti.

La stima delle portatrici finora identificate tramite test genetico è mediamente del 10%, ovvero circa 1000 donne che potrebbero beneficiare quindi dell’intervento preventivo. In generale la popolazione ad alto rischio eredo-familiare è di circa il 2% della popolazione generale. Per ACTO (Alleanza contro il tumore ovarico e i tumori ginecologici) Piemonte questa apertura rappresenta un grande traguardo, ottenuto grazie all’impegno nelle politiche di advocacy ed alla stretta collaborazione tra sanitari ed istituzioni.( Fonte: Dall’esempio di Angelina Jolie e Bianca Balti alla realtà della Città della Salute e della Scienza – CDSS)

 

 

 

Immagine: Torino,  il team della prima sala operatoria italiana interamente dedicata alla chirurgia profilattica, attiva presso  la Città della Salute e della Scienza – Ospedale Sant’Anna – photo CDSS – Facebook

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.