James Dyson Award 2023. Concorso internazionale di design
Il James Dyson Award è un concorso internazionale di design per le nuove generazione di ingegneri progettisti.
Come è nella natura della Fondazione omonima – ente di beneficenza nato per supportare giovani che ambiscono ad essere ingegneri progettisti – il premio è rivolto a giovani ingegneri e product designer che riusciranno ad elaborare progetti e prodotti efficaci per la soluzione di un problema, dall’edizione 2023 anche nell’ambito della sostenibilità.
Chi può partecipare
Gli studenti iscritti alle facoltà di ingegneria, di design del prodotto e design industriale;
studenti che hanno completato uno degli ultimi 4 anni delle facoltà d’ingegneria o progettazione,
coloro che hanno conseguito una laurea negli ambiti suddetti negli ultimi 4 anni;
coloro che sono in fase di completare il percorso di apprendistato a livello di laurea.
Le candidature sono aperte a tutti coloro che hanno intrapreso i loro studi nei seguenti Stati:
Australia, Austria, Belgio, Canada, Corea del Sud, Cina, Emirati Arabi, Filippine, Francia, Germania, Hong Kong, India, Italia, Irlanda, Giappone, Malesia, Messico, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Polonia, Singapore, Spagna, Svizzera, Svezia, Taiwan, Thailandia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.
Le candidature dovranno essere presentate entro il 19 luglio 2023.
I premi
I premi, equivalenti a contributi in denaro, saranno ripartiti in ambito nazionale e internazionale nel modo seguente:
vincitore internazionale: 34.000€;
vincitore miglior progetto legato alla Sostenibilità: 34.000€;
finalisti internazionali: 5.700 € ciascuno;
vincitori nazionali: 5.700 € ciascuno.
Le date
13 settembre: saranno annunciati i vincitori nazionali e i finalisti;
18 ottobre: avverrà la selezione degli ingegneri Dyson;
15: novembre l’annuncio del vincitore internazionale e il vincitore nella categoria sostenibilità.
Per informazioni sulle modalità di selezione delle candidature, iscrizione al concorso e regolamento del concorso, rimandiamo al sito jamesdysonaward.org/it.
Immagine: by Olia Danilevich – – pexels.com