Ci siamo. Anzi ci risiamo. L’Italia torna all’ora legale

Ci siamo. Anzi ci risiamo. L’Italia torna all’ora legale. Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo dalle ore 2 si dovranno mettere le lancette avanti di un’ora. E le nostre giornate di luce diventeranno più lunghe.

Fino  all’ultimo sabato di ottobre quando è previsto il ripristino dell’ora solare? Questo ancora non lo sappiamo. L’aveva annunciato Jean-Claude Juncker, alla scadenza del suo mandato di presidente della Commissione europea che il 2019 sarebbe stato l’ultimo anno del cambiamento dell’orario. “È necessario abolire lo spostamento delle lancette – aveva annunciato Juncker da Strasburgo – gli Stati membri dovrebbero decidere da soli se i loro cittadini devono seguire l’ora legale o quella solare”. L’ultimo passaggio all’ora legale sarebbe stato il 31 marzo 2019, mentre per quei Paesi che avrebbero scelto di restare all’ora solare la data sarebbe stata il 27 ottobre 2019.

Ma così non è stato. L’Italia aveva presentato un documento a Bruxelles nel quale si esprimeva la “posizione nazionale contraria all’iniziativa”; ossia aveva l’intenzione di mantenere i 5 mesi di ora legale e 7 di ora solare. Ma si trattava di 2 Governi fa (Conte uno) e d’ allora non è stato aggiornato.

Anche se il fuso orario è di competenza nazionale sarebbe necessario mantenere un’uniformità di modello per non creare sfasamenti all’interno del mercato unico. Ma sembra ci sia una divergenza di opinione a livello europeo: favorevoli all’ora legale permanente gli Stati del Sud, contrari quelli del Nord d’Europa, dove d’estate, comunque, fa buio più tardi.

E comunque è scoppiata la Pandemia e gli Stati membri hanno avuto altro cui pensare. La situazione è rimasta inalterata e per il secondo anno ci chiediamo “sarà l’ultima ora legale? E se sì, perché?”. Sembra che il cambio dell’ora causi problemi al nostro benessere psicofisico: l’ora spostata in avanti procurerebbe l’effetto jet-lag (un mini se non un micro jet-lag), mentre l’ora solare indurrebbe al peggioramento dell’umore nel periodo invernale. Vantaggi e svantaggi nei 2 casi.

Di certo l’ora legale comporta, almeno, per l’Europa meridionale un notevole vantaggio per i risparmi energetici, pari in Italia a un miliardo e 700 milioni di euro, calcolati nel periodo 2004 -2020. Una parsimonia non solo economica ma anche ambientale, perché si riducono le emissioni di gas serra.

Ma allo stato dell’arte avremo un’ ora di luce in più fino all’ultimo week-end di ottobre 2021. E nella primavera del 2022, ci ri -chiederemo “sarà l’ultima ora legale?”

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