Democrazia dell’ecosistema. La lezione di Deep Biswas
In tempo di anormalità come questo della pandemia, uno studente della Normale di Pisa ci offre una lezione di vita. Si tratta di un gesto di solidarietà concretizzato dalla donazione dello stipendio da dottorando.
Chi si fa fautore di codesta iniziativa è uno studente indiano ricercatore di Scienze Molecolari.
Le parole che accompagnano questa iniziativa colpiscono, perché giungono nel cuore di chi ha a cuore, appunto, la globalità, l’idea che il mondo sia una amplificata comunità di esseri viventi. Uomini, animali, piante una democrazia dell’ecositema! Un progetto tutto da rifare.
Dunque Deep Biswas, mentre devolve il suo intero compenso del mese di aprile, sottolinea che il suo operare nasce da un sentimento di grande riconoscenza nei confronti del nostro paese. Dichiara, infatti, di sentirsi a casa in Italia e per questo vuole sdebitarsi visto che percepisce la borsa da tre anni.
Lodevole riconoscimento che si concretizza in una somma data a supporto della sanità pubblica italiana gravemente messa a dura prova dall’emergenza coronavirus. Pregevole atto laddove a compierlo non è un italiano, bensì un giovane indiano che diventa esempio subito seguito da docenti e ricercatori, nonché impiegati della Normale.
Ecco che lo storico Ateneo si stringe per offrire l’intero stipendio del mese in corso, agli ospedali di Firenze e di Pisa e si fa garante della donazione, istituendo una procedura ufficiale disponibile sul sito istituzionale.
Il giovane ricercatore ci offre un segno di solidarietà che non ha dimenticato il suo legame con la terra natia, l’India. Sembra infatti che l’attivo dottorando abbia collaborato con canali informativi locali per sensibilizzare la popolazione indiana che, ben sappiamo, essere molto numerosa. sul problema coronavirus
Ebbene, la pandemia sfida il mondo intero che si piega al suo arcano volere. Il virus, indubbio, mischia le carte e fa riflettere su alcuni luoghi comuni, diventati troppo comuni. Il richiamo ai nazionalismi fatto da populisti instancabili, oggi ancora in prima fila, viene lasciato in silenzio grazie ad iniziative come questa. L’umanità intera messa a dura prova dal Covid 19 tuttavia ritrova il suo tratto umano nella magnificenza delle piccole cose.