Italia – Palestina e ritorno

Gabriele Vacis, insegante del TAM e regista del Amleto a Gerusalemme

Gabriele Vacis, insegante del TAM e regista di Amleto a Gerusalemme

Italia – Palestina e ritorno, Gabriele Vacis e Marco Paolini, l’Amleto a Gerusalemme.

Questi i protagonisti, i luoghi e le caratteristiche dell’interessante progetto teatrale  che prende le mosse nel 2008 al Palestinian National Theatre di Gerusalemme Est, dove il regista Gabriele Vacis dirige il progetto TAM (Teatro e Arti Multimediali).

Il Tam, laboratorio di recitazione per i giovani palestinesi, nasce per volere dell’Eti (Ente teatrale Italiano, soppresso nel 2010) e finanziato dalla cooperazione italiana a Gerusalemme.

Un progetto radicato sia nella cultura teatrale palestinese che nell’attualità delle nuove tecnologie, in cui le arti multimediali rappresentano una parte fondamentale di formazione.

L’anno successivo alla creazione del TAM,  il laboratorio si sposta in Italia, esattamente ad Alessandria, dove il corpo docente s’infoltisce di prestigiosi nomi del teatro e della letteratura, tra i quali Emma Dante, Alessandro Baricco e Valerio Binasco.  Gli importanti esiti raggiunti vedono la loro conferma, nella presentazione del progetto alla Biennale di Venezia, al Teatro Valle di Roma e al Paolo Grassi di Milano.

Ed è nel contesto del laboratorio, dove Gabriele Vacis prosegue la sua collaborazione storica con l’attore Marco Paolini, che nasce il progetto teatrale Hamlet in Jerusalem – Palestinian Kids Want To See The Sea;  da entrambi scritta e realizzata, sotto il patrocinio del Ministro degli Affari esteri italiano e della Cooperazione per lo sviluppo, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo interculturale, l’integrazione e la sensibilità verso i diritti umani.

Gli allievi palestinesi, come leggiamo sul sito del Teatro Stabile di Torino, sono ragazzi il cui amore per il teatro è “più forte delle difficoltà di attraversare ogni giorno check point e pregiudizi sociali”. E consapevoli delle critiche, spesso drammatiche condizioni in cui questi ragazzi sono costretti a vivere loro malgrado e, che esaltano la fragilità e, insieme, la potenza, tipiche della gioventù che Gabriele Vacis e Marco Paolini scelgono l’Amleto, vedendo nel protagonista scespiriano la stessa contraddizione “di una grande missione imposta a un animo che non è all’altezza di compierla.

Il destino pianta nel cuore di Amleto una quercia, ma il cuore di Amleto è un vaso prezioso che le radici della quercia, crescendo, spezzano; Amleto è una creatura nobile, ma non ha la forza dell’eroe, non vuole essere un eroe! Invece deve portare un peso che non può né reggere né respingere, perché gliel’ha addossato suo padre”. In quest’opera continua Vacis “ci sono tutte le sfaccettature della vita, vissuta in Palestina: i riti di passaggio, il rapporto uomo-donna, il conflitto con la famiglia e tra generazioni, la rabbia, la pazzia, l’amore”.

Un momento delle prove dell' Amleto

Un momento delle prove dell’ Amleto

Hamlet in Gerusalem, Palestinian Kids Want To See The Sea”, prodotto dal Teatro Stabile di Torino, inizierà la sua tournée il 29 marzo 2016, alle Fonderie Limone di Moncalieri.

La regia è di Gabriele Vacis, gli interpreti sono Marco Paolini e i giovani attori italiani e palestinesi del laboratorio, la coreografia e la scenografia sono di Roberto Tarasco.  Il tour italiano, terminerà a Maggio. Il Ministero degli affari esteri ha confermato il suo sostegno al produttore, Teatro Stabile di Torino, affinché l’opera sia rappresentata anche a Gerusalemme e in Medio Oriente, considerando il teatro e la cultura in generale, il volano per promuovere il dialogo e il confronto tra i popoli.

 

Per approfondimenti

palestinian national theatre

www.teatrostabiletorino.it

 

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