Ungheria. Dichiarato nullo il referendum per non aver raggiunto il quorum
Il referendum tenuto in Ungheria il 2 ottobre 2016 contro il ricollocamento delle quote dei migranti è stato dichiarato nullo, perché non ha raggiunto il quorum. L’apprendiamo da Sky tg24.
L’Ufficio elettorale ungherese (NVI) ha trasmesso i dati dell’affluenza, che è stata del 43,42%, pari a circa 3,1 milioni di votanti, su un numero complessivo di 8,27 milioni di elettori.
Quindi circa 5 milioni di ungheresi hanno deciso di boicottare il referendum per l’adesione alla richiesta delle forze d’opposizione ma anche, come leggiamo sull’Ansa, per la “tradizionale disaffezione” locale verso lo strumento referendario.
Tra i votanti il 95% ha votato per il “no” e solo il 2% per il “si”. Di questo si fa forte il premier ungherese Victor Orban, promotore della politica anti-migrazione, che, infatti, ha dichiarato che comunque “3 milioni di elettori hanno rifiutato il sistema di ricollocamento obbligatorio dei migranti e Bruxelles dovrà tenerne conto”. E ha concluso, che prossimamente lui stesso proporrà al proprio governo, una modifica costituzionale in tal senso.
Ma in realtà a Bruxelles la consultazione ungherese, a prescindere dal suo esito, non ha e non avrebbe avuto valore.
E il Governo ungherese, anche con in mano i risultati di un referendum valido e a suo favore, non sarebbe stato dispensato dall’accogliere la quota dei 1.300 migranti che gli spetta, decisa su voto di maggioranza degli Stati membri nel 2015.