Francesco d’Assisi. Un canto alla vita

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La vita di un uomo puro e generoso è sempre cosa sacra e miracolosa, dalla quale si sprigionano forze inaudite, che operano anche in lontananza (da Francesco d’Assisi di Herman Hesse).

3 0ttobre 1226 – Ad Assisi alla Porziuncola muore il fondatore dell’ordine dei francescani, frate Francesco d’Assisi, dove vi era nato nel 1181 (?). La morte del santo, avvenne il 3 ottobre, ma venne registrata in data 4 ottobre, perché nel medioevo il nuovo giorno iniziava al tramonto del precedente. E il 4 ottobre Francesco viene celebrato dalla Chiesa cattolica e assieme a santa Caterina da Siena, patrono d’Italia.

Francesco d’Assisi, oltre alla sua storia spirituale e monastica, come autore del Cantico delle creature, che scrisse in volgare, è uno degli iniziatori della storia della letteratura italiana.

La tradizione vuole che il Santo componesse il Cantico, 2 anni prima della sua morte, quindi nel 1224, ma i biografi di Francesco sono propensi a credere che sia stata composto in momenti diversi.

Il Cantico è una lode alla natura, intesa come creazione di Dio e come tale, espressione stessa del Creatore. Da cui deriva il senso di fratellanza fra l’uomo e tutto il creato.

Francesco, attraverso il Cantico, si distacca in modo  netto dalla tradizione religiosa medioevale,  che vedeva con disprezzo il mondo terreno perché segnato dal peccato e dalla sofferenza. Celebrando le bellezza della creazione, il Santo compone una preghiera permeata dalla visione positiva della natura, al punto da diventare un inno alla vita.

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