È stata pubblica la Mappa dell’Intolleranza 24, progetto concepito da Vox – Osservatorio Italiano sui Diritti, che attraverso l’analisi dei social, rileva dove l’intolleranza è maggiormente diffusa e contro quali argomenti, temei e soggetti. Un’amara novità della nuova edizione: donne che odiano le donne
‘Dal Binario 21 ad Auschwitz. Il linguaggio dell’odio: incontro con Liliana Segre’ è il titolo del convegno che si terrà alle h.14 del 28 ottobre 2019, presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) di Milano. Si parlerà e si approfondirà la recente deriva verso la discriminazione. La senatrice a vita – insieme ad altri personaggi – è nel mirino degli odiatori non sempre anonimi e ignari della storia
Bulli a scuola. Di chi è la colpa? Della televisione o meglio del linguaggio dei politici, sotto i riflettori della tv e la visibilità dei social network risponde Fabrizio Tonello, professore di scienze politiche all’Università di Padova, un linguaggio basato sul razzismo, sulla xenofobia, sull’insulto. Il discorso pubblico che si fa discorso d’odio a densità sempre maggiore, come registra il barometro dell’Osservatorio di Amnesty International, sull’ultima campagna elettorale
Gli italiani sono i maggiori odiatori on line del mondo. Lo sostiene Armando Cristofori, ambasciatore globale World Speech Day. È urgente invertire la rotta. L’ultimo Governo ha istituito una Consulta permanente a contrasto dei crimini e discorsi d’odio. Mentre in Germania è entrata in vigore la prima legge in merito con multe che raggiungono di 50 milioni di euro
Con il motto “Giornalismo etico contro il discorso dell’odio” nasce il progetto Respect Words che impegna 150 media europei, 1300 giornalisti e 8 Paesi partner fra i quali l’Italia con Radio Popolare
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