Identificato nuovo meccanismo implicato nel mieloma multiplo
“Un importante studio sperimentale interamente sviluppato presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ha permesso di identificare un nuovo meccanismo coinvolto nella sopravvivenza delle cellule tumorali del mieloma multiplo (MM)”, annuncia lo stesso ateneo con una nota dal proprio sito.
La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale del gruppo Nature, Blood Cancer Journal è frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Ambiente (DBBA) e il Dipartimento di Medicina di Precisione e Rigenerativa e Area Jonica (DiMePRe-J), dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Lo studio ha rivelato che queste, nel loro naturale microambiente povero di ossigeno e nutrienti, riescono a sopravvivere e proliferare trasferendo alle cellule stromali del midollo osseo mitocondri non più funzionali per essere degradati.
Questo processo, noto come transmitofagia, è supportato da una fitta rete di connessioni intercellulari chiamate Tunneling Nanotubes (TNTs). Quando la formazione dei TNTs viene inibita, le cellule tumorali non riescono a sopravvivere.
La scoperta offre una nuova chiave interpretativa dei meccanismi cellulari e molecolari che regolano la progressione del MM, gettando le basi per lo sviluppo di strategie terapeutiche innovative, mirate a colpire la capacità delle cellule maligne di sfruttare il microambiente midollare per la propria sopravvivenza.
L’ innovazione di questo studio risiede nell’aver identificato il ruolo cruciale dei TNTs nella patogenesi del MM. Il prossimo obiettivo sarà identificare struttura funzione di questi nanotubi in relazione a differenti sottogruppi di pazienti, cogliendone il ruolo nel mediare la resistenza farmacologica.
Tale approccio è essenziale per trattamenti più mirati ed efficaci. Lo studio valorizza le consolidate competenze nel campo della fisiologia cellulare e molecolare del DBBA (professori Francesco Pisani e Maria Svelto e dottore Francesco Di Palma) e l’expertise nel campo del MM dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna Universitaria “Guido Baccelli” (professori Antonio Giovanni Solimando e Angelo Vacca e dottoressa Vanessa De Santis).
La realizzazione del progetto è stata possibile grazie a finanziamenti sinergici su progettualità integrative, tra cui il “National Center for Gene Therapy and Drugs based on RNA Technology”, il Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale e il grant della Società Italiana di Medicina Interna
Inoltre, il progetto ha beneficiato del supporto dell’Hub Scienze della Vita della Regione Puglia” (cofinanziato dal Ministero della Salute) che ha permesso il potenziamento delle piattaforme tecnologiche indispensabili per la realizzazione del progetto.
L’integrazione di competenze specifiche, ma complementari, ha reso possibili questi risultati.
L’auspicio è che tali collaborazioni continuino anche oltre la durata dei finanziamenti del PNRR, garantendo così la continuità e lo sviluppo delle ricerche future. (fonte: uniba.it).
Immagine: ricercatori e ricercatrici dell’Università di Bari – Aldo Moro – photo by Unibaofficial – Instagram