Gli asfalti ecocompatibili. Duraturi e antirumore

Asfalto al grafene Prove pratiche per l’asfalto al grafene che promette di migliorare le pavimentazioni stradali rendendole più resilienti, in grado di resistere anche a forti escursioni termiche, riciclabili, ad alto impatto ecosostenibile e che dovrebbero garantire una durata pari al 250% in più rispetto alla lavorazione tradizionale.  Tradotto in tempo reale, significherebbe allungare il periodo degli interventi di manutenzione dagli attuali 6-7 (quando l’amministrazione locale interviene) fino ai 12-14 anni.

Tutto ciò si deve a Gipave, un supermodificante a base di grafene, frutto di una tecnologia tutta italiana aggiunto all’asfalto normale. Realizzato e brevettato da Iterchimica, azienda del bergamasco specializzata nella produzione di asfalto, con la collaborazione di Directa Plus impresa nostrana quotata all’Aim di Londra, tra i principali imprenditori al mondo di materiali a base di grafene; una cooperazione che ha reso economicamente accessibile il Gipave, posto che il grafene non è facile da reperire ed ha un costo molto elevato. “Ma è il materiale del futuro, più sottile, flessibile, leggero fra quelli creati dall’uomo” ha spiegato Federica Giannattasio, amministratore delegato d’Interchimica in un’intervista di qualche tempo fa, “ed è perfetto per quest’applicazione, perché ha un’altissima resistenza all’usura”.

Il grafene utilizzato per l’asfalto è stato ottenuto artificialmente durante una ricerca durata 3 anni alla quale ha partecipato anche il Politecnico di Milano.

Provato con successo sulla strada provinciale romana Ardeatina, il prossimo ottobre Gipave sarà adoperato per il rifacimento stradale dei tratti della SP35 Milano-Meta e SP40 Lacchiarella.   A un laboratorio indipendente sarà affidato il compito di verificare la reazione del nuovo asfalto sia in fase di produzione e di posa in opera, sia nei mesi seguenti direttamente su strada. Intanto, i risultati dei test condotti sulla strada romana, hanno confermato le aspettative sulla validità del prodotto.

Asfalto fonoassorbente Nel 2020 conosceremo anche i risultati definitivi del progetto europeo Life NEREiDE,  che propone asfalto riciclato e “fonoassorbente” – ossia in grado di  contenere l’inquinamento acustico – che si ottiene aggiungendo polvere di gomma (di vecchi pneumatici) e fresato di asfalto al posto dei minerali vergini usati comunemente.

Steso su 5.250 metri (6 strade in Toscana e 1 in Belgio) dal 2016, nel corso di questi anni sono stati monitorati gli effetti psicoacustici sulle popolazioni locali e la verifica dell’impatto della posa sull’inquinamento atmosferico.

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