Giuramento di Mauthausen

Mauthausen – Gusen, a 160 chilometri a ovest di Vienna (Austria), è stato l’ultimo campo di concentramento a essere liberato dalla 3° Armata americana, il 5 maggio 1945.

La Germania, sotto la dittatura nazista di Adolf Hitler, dal 1938 in poi vi ha internato circa 200mila persone, fra ebrei, rom, omosessuali, oppositori politici, delinquenti comuni e disabili mentali, condannate al lavoro forzato, morte, per fatica, stenti, denutrizione o mandati alle camere a gas.

 

Il 16 maggio 1945, a undici giorni dalla liberazione, quando il primo gruppo di deportati era pronto per rimpatriare, nel piazzale dell’appello del campo si svolse una manifestazione antinazista durante la quale gli ex- prigionieri, finalmente, liberi approvavano il testo noto come il  Giuramento di  Mauthausen.

Giuramento di Mauthausen

Le porte di Mauthausen – uno dei campi di concentramento peggiori e insanguinati – sono state aperte.
Stiamo per tornare nei nostri Paesi , liberati dal fascismo che si era diffuso ovunque.

I prigionieri ora liberi ma fino a ieri minacciati di morte dai carnefici della bestia nazista, ringraziano dal profondo del loro cuore per la liberazione resa possibile dalla vittoria delle nazioni alleate e salutano i popoli con il grido della libertà riconquistata.

La lunga permanenza nel campo ha rafforzato nelle nostre menti la consapevolezza del valore della fratellanza tra i popoli di tutte le nazioni.  Fedeli a questo ideale, prestiamo il giuramento solenne di continuare a combattere – convinti e uniti –  contro l’imperialismo e contro l’istigazione dell’odio tra i popoli.

Così come lo sforzo comune di tanti popoli del mondo è stato capace di liberarci dalla prepotenza di Hitler, così noi dobbiamo considerare la libertà ottenuta con la lotta, come un bene comune a tutti i popoli.

Pace e libertà siano le uniche garanzie per la felicità delle persone di ogni nazione e siano le fondamenta per la ricostruzione  di un mondo edificato sulle basi della giustizia sociale e nazionale: unica via per la pacifica collaborazione tra stati e popoli.

Dopo aver ottenuto l’agognata libertà e dopo che le nostre nazioni l’hanno conquistata con le armi, vogliamo:

conservare la memoria della solidarietà internazionale del campo, da cui trarre le lezioni dovute;

seguire un percorso comune: quello della libertà – indispensabile per ogni popolazione – attraverso il rispetto reciproco e nella collaborazione per costruire un mondo nuovo giusto e libero per tutti.

Ricorderemo per sempre i tanti, terribili sacrifici compiuti da ogni nazione per la conquista di questo nuovo mondo.

In memoria del sangue versato da tutti i popoli, in memoria dei milioni di fratelli assassinati dal nazifascismo, giuriamo solennemente di non abbandonare mai questa strada.

Vogliamo erigere il monumento più bello che si possa dedicare ai soldati caduti per la causa della libertà della comunità internazionale ponendola su basi sicure: un mondo di uomini liberi!

Ci rivolgiamo al mondo intero gridando: aiutateci in questo lavoro.

Lunga vita alla solidarietà internazionale.

Lunga vita alla libertà.

Mauthausen 16, maggio 1945

Fonte: mkoe.at

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