Budde, prima vescova episcopale chiede a Donald Trump di avere pietà
Mariann Edgar Budde, la prima vescova della protestante Chiesa Episcopale dal 2011, e guida della diocesi di Washington, la Cattedrale, dove il 21 gennaio 2024 ha pronunciato l’omelia, nel corso della preghiera nazionale, che tradizionalmente segue all’insediamento del Presidente degli Stati Uniti.
Rievocando il discorso del 47esimo, presidente americano Donald Trump in cui asserisce che “d’ora in avanti ci saranno solo due generi, maschio e femmina” – e i 100 decreti già firmati – fra i quali reintroduce la pena di morte federale, le espulsioni di massa degli immigrati e l’abolizione dello ius soli ai nascituri degli stessi -, la vescova Budde, guardando il Presidente negli occhi, ha detto “Nel nome del nostro Dio, vi chiedo di avere pietà del popolo del nostro Paese che in questo momento ha paura. Ci sono bambini gay, lesbiche e transgender in famiglie democratiche, repubblicane e indipendenti, alcuni temono per la loro vita … . Pagano le tasse e sono buoni vicini. Sono membri fedeli delle nostre chiese e moschee, delle nostre sinagoghe, dei nostri gurdwaras (luoghi di culto Sikh) e dei nostri templi”.
“Possono non essere cittadini o non avere i documenti necessari, ma la stragrande maggioranza degli immigrati non sono criminali … . Le chiedo di avere pietà, signor Presidente, di coloro nelle nostre comunità i cui figli temono che i loro genitori vengano portati via, e di aiutare coloro che fuggono dalle zone di guerra e dalle persecuzioni nei loro paesi a trovare qui compassione e accoglienza… .Il nostro Dio ci insegna che dobbiamo essere misericordiosi con lo straniero, perché un tempo eravamo stranieri in questa terra.”
Di società giusta ha fatto riferimento anche papa Francesco nel messaggio che ha inviato a Trump nel giorno dell’insediamento: “Ispirato dagli ideali della Nazione, terra di opportunità e di accoglienza per tutti – ha scritto il pontefice – spero che sotto la sua guida il popolo americano prosperi e si impegni sempre nella costruzione di una società più giusta, in cui non ci sia spazio per l’odio, la discriminazione o l’esclusione”.
Non conosciamo la risposta del neo-Presidente a papa Francesco. Pubblica invece, la sua contrarietà verso le parole della vescova Budde, non idonee a “un buon servizio religioso”, ribadendo il giudizio negativo sul social network di sua proprietà, Truth Social, e chiedendo alla vescova Budde e alla sua Chiesa di scusarsi per le “dichiarazioni inappropriate”.
Di rimando Mariann Edgar Budde ha dichiarato al New York Times di aver deciso di parlare direttamente con il presidente per la “paura che ho visto e sentito tra la gente, nelle comunità di immigrati e LGBTQ+ . Non stavo necessariamente attaccando il presidente. Volevo solo dirgli che il Paese gli è stato affidato e una delle qualità di un leader è la misericordia. Bisogna stare attenti alle persone che hanno paura”.
Papa Francesco, appreso dei piani di espulsioni di massa, li ha definiti “una vergogna”.
Mariann Edgar Budde, 65 anni, è leader spirituale di 86 congregazioni episcopali e dieci scuole episcopali nel Distretto di Columbia e in quattro contee del Maryland; è anche presidente della Protestant Episcopal Cathedral Foundation, che supervisiona i ministeri della Washington National Cathedral e delle Cathedral School.
Sul sito ufficiale della Diocesi Episcopale di Washington si presenta così: “ Gesù chiama tutti coloro che lo seguono nella lotta per la giustizia e la pace e per il rispetto e la dignità di ogni essere umano”. L a sintesi della posizione netta della vescova a favore dell’inclusione delle persone LGBTQ+, per l’uguaglianza razziale, la tutela dell’ambiente e la prevenzione alle guerre.
Per gli interessati riportiamo di seguito il link del discorso integrale della vescova Mariann: A Service of Prayer for the Nation – Homily (Un servizio di preghiera per la nazione Omelia)
Immagine: Washington, Mariann Edgar Budde la prima vescova della cristiana- protestante Chiesa Episcopale