Premio Ñ dell’Istituto Cervantes all’ispanista Gabriele Morelli

Per la libertà sanguino, combatto, vivo/Per la libertà, i miei occhi e le mie mani/come un albero carnale, generoso e prigioniero/Do ai chirurghi. (Per la libertà di Miguel Hernández)

L’Istituto Cervantes ha assegnato quest’anno il Premio Ñ all’ispanista Gabriele Morelli (Campofilone, Italia, 1937), filologo e professore all’Università di Bergamo.

Il riconoscimento premia l’opera di diffusione e promozione internazionale della lingua e letteratura spagnola.

Re Felipe VI ha consegnato il 4 ottobre 2022  il premio al professore ed editore italiano in occasione della prossima riunione annuale del Consiglio di fondazione dell’istituto che si tiene nel mese di ottobre.

La statuetta, scultura in bronzo con il logo dell’Istituto Cervantes, si ispira alla lettera eñe, caratteristica della lingua spagnola (il suono corrisponde al nostro segno gn).

La scelta di Morelli — tra tre candidati proposti dal direttore dell’Istituto Cervantes, Luis García Montero— è stata approvata nella riunione del Consiglio di Amministrazione di Cervantes tenutasi il 12 settembre 2022.

Questa onorificenza riconosce la traiettoria delle persone —persone fisiche o giuridiche, pubbliche o private— di madrelingua diversa dallo spagnolo, che si sono distinti nel loro lavoro di diffusione e promozione della lingua spagnola a livello internazionale, per il loro sostegno speciale a questi obiettivi, o per un percorso di eccezionale dedizione a loro.

Il Premio Ñ è stato assegnato per la prima volta nel 2021, nell’ambito della celebrazione del 30° anniversario della creazione dell’Istituto Cervantes (marzo 1991).

La creazione di questo primo riconoscimento dell’Istituto Cervantes è in linea con gli obiettivi dell’istituzione: promuovere l’insegnamento e l’uso della lingua spagnola parlata da quasi 600 milioni di persone nel mondo, di cui circa 480 lo hanno come lingua madre – e diffondere la cultura di più di 20 paesi di lingua spagnola.

Nella sua prima edizione, il Ñ Award è andato a Barbara Fuchs, professoressa presso l’Università della California (UCLA) a Los Angeles (Stati Uniti) e autrice di numerosi libri, traduttrice e fondatrice di un’iniziativa per conoscere l’età dell’oro spagnola.

Gabriele Morelli

Ispanista Italiano Professore all’Università di Bergamo, filologo, ricercatore, autore ed editore. Morelli si è occupato in particolare dell’avanguardia ispanica (ricordiamo solo la cura dell’epistolario del poeta cileno Vicente Huidobro, padre del movimento poetico chiamato creazionismo) e dei poeti della Generazione del 27.

Un movimento letterario che riunisce tra i migliori poeti ispanici con una doppia “vocazione” d’avanguardia da una parte e visceralmente legati alla tradizione medievale e barocca della letteratura spagnola dall’altra; tra loro figurano i poeti Federico Garcia Loca, Pablo Neruda, Miguel Hernández, Rafael Alberti… Un autentico olimpo poetico.

La sua tesi di dottorato di Gabrielli fu proprio sul poeta appartenente alla Generazione del 27, Miguel Hernández, il poeta pastore che morì nel 1942, incarcerato, tre anni dopo la fine della guerra civile spagnola.

Come racconta lo stesso Gabriele Morelli mentre era intento al lavoro magistrale su Hernandez, incontrò per la prima volta il premio Nobel, Pablo Neruda, che era stato invitato da Giuseppe Bellini, professore dell’Università Bocconi.  Il poeta chiese di incontrare i giovani dottorandi di spagnolo e  quando seppe del lavoro di Morelli, lo invitò a cena, proprio per parlare del suo grande amico Miguel.

Durante il loro incontro, Neruda nel rimembrare Hernández si commosse profondamente:

”… Mentre mi raccontava di Hernández, Neruda con i suoi occhi socchiusi dal taglio leggermente indio, e il suo incarnato nero, parlava lentamente, quasi stesse cantando e la commozione era evidente, Un poeta cosmico che si abbassava ad ascoltare il rumore del latte delle capre. Aveva un volto come una patata appena tirata fuori dalla terra”.

Tra le opere che Gabriele Morelli ha curato, i suddetti epistolari di Vicente Huidobro, con corrispondenza datata tra il 1918 e il 1947 con i poeti Gerardo Diego, Juan Larrea e Guillermo de Torre; la raccolta delle lettere d’amore di Pablo Neruda e l’epistolario inedito su Miguel Hernández, la corrispondenza dell’ispanista Darío Puccini con Josefina Manresa —la moglie di Hernandez— tra il 1961 e il 1971.   È stato presidente dell’Associazione degli Ispanisti Italiani (AISPI).

Morelli è già stato insignito in Spagna dalla massima onorificenza spagnola Encomienda de Isabel la Catòlica, dalle mani del Re di Spagna, dal Premio Cervantes per la traduzione letteraria in Italia del romanzo “Puerto de sombra” di Juan Chabás e il Premio León Felipe dell’Ateneo de Madrid. Nel 2016, l’XI Premio Miguel Hernández dell’Università di Alicante-Elche “Miguel Hernández” per i suoi studi e la diffusione dell’opera del poeta di Orihuela.

 

 

Immagini: 1 e 2) il Premio Ñ  e la sua prima assegnazione nel 2021 a  Barbara Fuchs – professoressa presso l’Università della California (UCLA), tra i reali Filippo VI e Letizia di Spagna – fotografie tratte dal sito esculturasunicas-istitutocervantes ; 2 Gabriele Morelli Ispanista Italiano Professore all’Università di Bergamo vincitore del premio alla sua II edizione che riceverà il prossimo ottobre

 

 

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