Paleontologia. Tornano i gomphotheres, gli antenati degli elefanti
“Circa 5,5 milioni di anni fa, diversi gomphotheres – parenti estinti degli attuali elefanti – morirono vicino a un fiume, nel Nord della Florida”. A parlare sono i ricercatori del Museum of Natural History della Florida (Stati Uniti) che, insieme ai volontari, hanno portato alla luce uno svariato numero di fossili nel corso degli scavi condotti in un antico bacino fluviale vicino alla località di Gainesville. Fossili completi, appartenenti a un gomphetheres adulto e sette cuccioli della stessa specie.
I ricercatori suppongono che le morti siano avvenute con largo tempo di distanza l’una dall’altra, nonostante i loro resti siano stati depositati nello stesso posto, sepolti con altri animali che subirono la stessa sorte, ha confermato Rachel Narducci, responsabile della Collezione di Paleontologia dei Vertebrati del Museo. Collezione che ora potrà fregiarsi per questo ritrovamento raro e, quindi, prezioso: una scoperta “irripetibile” secondo Jonathan Bloch, curatore dell’istituzione e a capo della spedizione.
“Oggi il fiume non esiste più – informa il Museo dal proprio sito – ma i fossili che ha lasciato hanno offerto ai paleontologi una visione panoramica della vita nella Florida preistorica”.
Il luogo dove si procede con gli scavi, chiamato Montbrook, era noto agli appassionati di paleontologia almeno dal 2015, quando il proprietario del terreno iniziò a scoprire ossa antiche. Ma non si immaginava di ritrovare qualcosa di simile.
Nella primavera del 2022 il primo a trovare un grande piede “incernierato” è stato un volontario, il già insegante di chimica Dean Warner, al quale hanno fatto seguito “le ossa corrispondenti alle dita del piede e delle caviglie”. Erano i primi resti di quello che poi si dimostrerà essere lo scheletro completo “zanne incluse”, del più grande gomphotheres mai scoperto in Florida e “tra i migliori del Nord America”, a cui hanno fatto seguito i resti di almeno 7 esemplari di animali giovani.
Ora il team di ricerca dovrà terminare con scavare gli esemplari prima di poterne determinare con precisioni le dimensioni, ma Bloch stima che l’adulto fosse alto 8 piedi (circa 2,5 metri) alle spalle e che il cranio misura 9 piedi (2,75 metri) di lunghezza.
I gomphotheres: i più diversi tra i proboscidati
“Gli elefanti e i loro parenti estinti sono chiamati collettivamente proboscidati. Prima dell’arrivo degli umani, erano una componente comune di quasi tutti i principali continenti e i gomphotheres erano tra i più diversi. A differenza delle loro più note controparti di mammut lanosi – che hanno avuto origine e sono scomparse poco prima e dopo le ere glaciali del Pleistocene – i gomphotheres hanno una documentazione fossile eccezionalmente lunga che copre più di 20 milioni di anni” c’informa il Museo.
Si sono evoluti per la prima volta in Africa all’inizio del Miocene, circa 23 milioni di anni fa, dopodiché si sono dispersi in Europa e in Asia. Entro 16 milioni di anni fa, avevano raggiunto il Nord America attraverso il ponte terrestre di Bering, e quando l’istmo di Panama si sollevò sopra il mare 2,7 milioni di anni fa, i gomphotheres stavano aspettando sulla costa per attraversare il Sud America.
Attraverso il lungo cammino, i gomphotheres hanno sviluppato diverse caratteristiche uniche che hanno permesso loro di prosperare nei nuovi ambienti, con caratteristiche che li distingueva dagli elefanti e mammut (della famiglia Elephantidae) e ha reso difficile la loro classificazione.
Tutti i membri della famiglia Gomphatheridae si ritengono estinti. Quando gli umani arrivarono nelle Americhe, suppongono i ricercatori erano rimasti soltanto “poche specie gomphoteres che non sarebbero durare a lungo a causa del rapido cambiamento climatico (fine delle ere glaciali) e per la caccia eccessiva protratta dagli umani, nonostante la loro dimensione.
Immagine: Florida: 1) il cranio del gomphotheres adulto (con la zanna ricoperta di intonaco bianco) è stato separato dal corpo principale (sfondo, ricoperto di intonaco) prima della sua conservazione; 2) llustrazione delle zanne dei Gomphotheres le cui differenze grossolanamente indicano i vari gruppi della stessa specie. La fotografie di Kristen Grace e l’illustrazione di Pedro Toledo sono tratte dal sito del Museum of Natural History