Costruzioni ecocompatibili. Elementi di legno flessibili come i mattoncini Lego

Un villaggio turistico realizzato quasi esclusivamente con il legno che si può completamente smontare senza lasciare alcun tipo di residuo d’impatto con l’ambiente.  La nuova edificazione sorge a Bathala, una piccola isola delle Maldive, l’arcipelago di 26 atolli che si estende nell’Oceano Indiano e che rischia di essere sommerso dalle acque entro la fine del secolo a causa del riscaldamento globale, mentre le sue bellezze naturali (vedi le barriere coralline) sono aggredite e deteriorate quotidianamente.

Montato e smontato come fosse un Lego

Per non recare altro danno a questa bellissima ma fragilissima natura si è ricorsi all’innovativa tecnica dell’italiana Marlegno azienda specializzata in costruzioni di legno, che supera l’impatto violento delle edificazioni tradizionali in cemento attraverso le realizzazioni di strutture che poi possono essere smontate.

Ciò è possibile grazie alla tecnica ‘costruttiva a secco’ che permette di unire le varie parti della struttura senza ricorrere alla malta cementizia. Una tecnica spiegata a business insider.com dallo stesso amministratore delegato della Marlegno, Angelo Luigi Marchetti. “La nostra filosofia si basa sulla sostenibilità ambientale – dichiara Marchetti – infatti, l’intervento in loco è durato circa 2 mesi, dopo circa i 5 dedicati alla progettazione e ingegnerizzazione, indispensabili per ottimizzare i tempi dei processi successivi, come la logistica e l’edificazione stessa dove “ogni singolo pezzo viene montato come se fosse un Lego”.

Il brevetto

Alla caratteristica delle costruzioni di legno – i cui elementi portanti sono le pareti e i solai (al posto dei pilastri e travi di quelle in cemento) – la Marlegno aggiunge il suo brevetto, il sistema Tavego che consente di “affiancare travetti in legno massiccio senza l’uso di colle”. Ogni elemento dell’edificio è prefabbricato, su misura al progetto architettonico, nello stabilimento dell’azienda e quindi inviato al cantiere, dove i montatori specializzati provvedono all’assemblaggio di tutti gli elementi del edificio.

A Bathala i 35 montatori hanno lavorato “praticamente in acqua” afferma Marchetti” e sotto un sole che non perdona.  Difficili le condizioni di lavoro e anche logistiche: il materiale di costruzione per raggiungere Malè (capitale delle Maldive) ha impiegato 35 giorni; da lì estratto dai container, ha raggiunto l’isola trasportato su delle chiatte.

E dopo 2 mesi, ecco l’ecoresort

Ma nonostante le difficoltà nel luglio 2019 il villaggio turistico, o meglio detto l’ecoresort, dopo 2 mesi di lavorazione, è stato inaugurato.

Su disegno dell’architetto Ettore Mocchetti, ecco il Sandies Bathala, costituito da 24 water villas, 48 beach villas, 2 ristoranti, oltre naturalmente la reception.
Completamente in legno negli interni, i bungalow, a diretto contatto con l’acqua,  sono ricoperti all’esterno da uno speciale materiale legno-plastica (usato anche per le passerelle dei moli) in grado di resistere alle caratteristiche atmosferiche dell’isola: umidità, forte vento e, naturalmente la salinità del mare.

Il committente (un tour operator) ha la concessione per 30 anni alla fine dei quali la struttura, forse, verrà smontata, senza problemi di sorta: la Marlegno, infatti, ha redatto un report che riporta la descrizione su come gli elementi sono stati montati e una lista di tutti i materiali usati,: documenti che permetteranno sia l’eventuale smontaggio sia lo smaltimento dei materiali.

Lo studio del Politecnico di Milano

Ma perché mentre si accusa la deforestazione per danni ecologici, le costruzioni in legno sono considerate ecocompatibili? Perché, risponde la Marlegno dalle pagine del suo sito ufficiale, il legno “è una risorsa rinnovabile ”: il suo impiego sostenibile permette “la rigenerazione delle foreste, dal momento che i legni che utilizziamo provengono solo da foreste PEFC” che garantiscono “la sostituzione con un nuovo albero” per ogni fusto usato per la costruzione: nuovo albero “che crescendo contribuirà al riforestamento nutrendosi al tempo stesso di anidride carbonica, sottraendola all’ambiente”.

Al netto delle speculazioni, l’uso dell’albero, in quanto risorsa rinnovabile e non esauribile, aiuta “a prenderci cura dell’ambiente”. Una conferma che arriva anche dallo studio ambientale del Politecnico di Milano, elaborato su richiesta della stessa Marlegno. L’Ateneo milanese ha messo a confronto la costruzione di 2 edifici: uno realizzato in calcestruzzo, l’altro in legno, calcolando il loro impatto ambientale attraverso l’analisi  delle attività che hanno comportato la loro edificazione: materiali impiegati, produzione, trasporto e persino gli imballaggi, concludendo che la realizzazione della costruzione in legno ha comportato un risparmio di 100 tonnellate d’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera, rispetto a quella in calcestruzzo.

 

 

 

Fotografie tratte dal sito ecoresorts.it – 1) Maldive, atollo  Bathala. il resort  Sandies Bathala; 2) la squadra dei montatori specializzati; 3-4 dettagli della costruzione

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