Gioco d’azzardo e ludopatia. Misure di legge
Sulla linea del traguardo le nuove misure per prevenire e contrastare il gioco d’azzardo, limitando la diffusione delle slot-machine.
Il tavolo tecnico, che si è tenuto il 3 maggio 2017, sembra aver diradato i dubbi che il testo predisposto dall’esecutivo aveva suscitato agli enti locali.
All’intesa definitiva sulle misure tra governo, Comuni e Regioni si sarebbe dovuto giungere l’11 maggio 2017, nella Conferenza Unificata convocata in seduta straordinaria, che, invece, è stata rimandata a data da destinarsi.
Tra le nuove proposte per contrastare il gioco d’azzardo patologico troviamo:
– la distanza minima di 150 metri dalle scuole, luoghi di culto e SerT (servizi sociosanitari della ASL per il recupero dallo tossicodipendenze), delle rivendite tabacchi o sale gioco; la distanza si misura in base al percorso pedonale più breve.
– interruzione dell’attività dei giochi di almeno 6 ore;
– requisiti specifici e conseguente divisione di categoria (A e B), per i locali autorizzati alla detenzione delle slot machine;
– riduzione progressiva fino alla totale eliminazione nell’arco di 3 anni delle AWP (new slot machine, volgarmente dette “macchinette”) nei pubblici esercizi (bar) e rivendite di tabacchi, fatta eccezione per quelli in grado d’innalzare il proprio livello qualitativo ottenendo la certificazione di tipo A.
Per ottenere la categoria A, il locale dovrà avere le seguenti caratteristiche: “: l’accesso selettivo all’ingresso della sala, la completa identificazione dell’avventore, mediante il controllo con documento d’identità e della carta nazionale dei servizi che permetterà il funzionamento delle nuove AWPR e videosorveglianza; eliminazione d’immagini eccessive che inducano al gioco; standard di arredo interno e luci, più segnaletica esterna che attesta la certificazione pubblica (modello “T” di tabacchi);
e ancora…
rispetto di vincoli architettonici; formazione specifica per gli addetti anche con approccio di contrasto al gioco d’azzardo patologico; rispetto di limiti minimi sui volumi di spazio dedicati al gioco e sui numeri minimi e massimi di apparecchi adibiti al gioco; trasparenza delle comunicazioni in materia di gioco; obbligo di segnalazione di soggetti patologici ai servizi sociali del comune e divieto di accesso per persone soggette alla dipendenza del gioco d’azzardo patologico e inserite in programma di recupero; la tracciabilità completa delle giocate e delle vincite, degli apparati di videosorveglianza interna simili a quelli in dotazione ai tradizionali casinò; un collegamento diretto con presidi di polizia e/o con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli”;
– obbligo dell’utilizzo della tessera sanitaria per l’attivazione di apparati on line, come vedremo meglio in seguito. Le Awp di nuova generazione gestite da remoto, già citate, impongono “l’accesso soltanto attraverso la carta nazionale dei servizi o tessera sanitaria, impedendo l’utilizzo delle banconote o di qualsiasi altra forma di moneta elettronica“.
“Conseguentemente al termine dei 3 anni” si stima che “esisteranno solo punti di gioco di categoria A”. Un provvedimento, quest’ultimo che dovrebbe portare all’eliminazione di circa 200mila apparecchi, rispetto ai 407,323 oggi presenti sul mercato.
Con la riduzione degli apparecchi si otterrà la riduzione dei luoghi di fruizione del gioco d’azzardo. I 98.600 luoghi attuali saranno portati al massimo di 18mila tra sale e punti gioco con certificazione di tipo A così suddivisi; 10mila ca. agenzie o negozi aventi come attività prevalente la vendita di prodotti di giochi pubblici (come previsto dalla legge di stabilità del 2016); 5mila ca. sale da gioco; 3mila ca.sale VLT (videolottery) e bingo; Il numero massimo di circa 30mila esercizi in grado di ottenere la certificazione di categoria A.
Per contrastare il fenomeno della ludopatia, il Governo “s’impegna al confronto a livello europeo per favorire una legislazione sulle pubblicità omogenea per gli stati dell’UE”.
Previsti strumenti di “autolimitazioni in termini di tempo e di spesa, messaggi automatici durante il gioco che evidenzino la durata dello stesso, l’abbassamento degli importi minimi delle giocate, per le Vlt l’eliminazione della possibilità di effettuare giocate di valore superiore a 100 euro“.
Speriamo che sia vero, perché le notizie apposte alla fine “il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può indurre malattia” sono veramente ridicole !
Sarebbe opportuno limitare anche la pubblicità televisiva che è intensiva specialmente su certi canali !!!