Tribunale di Roma. Bocciata la prima causa nazionale per inazione climatica
Il Tribunale civile di Roma ha dichiarato l’inammissibilità della causa contro lo Stato italiano per inazione climatica.
Avviata da quasi tre anni dal gruppo della campagna Giudizio Universale, il Tribunale ha bocciato la causa per difetto di giurisdizione, perché, ha motivato, in Italia nessun organo giudiziario ha gli strumenti per decidere su tale tema, come invece sono in grado di fare alcune Corti, come spesso ve ne abbiamo parlato, nei Paesi quali Olanda, Germania, o Irlanda (tanto per citarne alcune).
Visto la motivazione, lamenta, giustamente, grennreport.it che il Tribunale avrebbe potuto già alla prima udienza dichiarare l’inammissibilità, invece di consumare tante “udienze e migliaia di pagine documentazione prodotte”.
Perché si può impugnare
Per il team legale (membri della Rete Legalità per il Clima, formata da ricercatori e da avvocati e giuristi esperti di diritto climatico) che ha difeso il ricorrente, la decisione del Tribunale romano se da una parte “si pone palesemente in contrasto con la Carta dei diritti fondamentali dell’UE e con la CEDU”, dall’altro è contraddittoria perché “riconosce la gravità e l’urgenza letale dell’emergenza climatica”; ma “statuisce” l’impossibilità di rivolgersi a un Giudice per ottenere la tutela preventiva alla crisi climatica, sebbene la stessa tutela “sia stata riconosciuta dalla Corte costituzionale”. Dunque concludono i difensori “sussistono i presupposti per impugnarla”.
È impugnata sarà: è la scelta di Giudizio Universale, espressa da Marica Di Pierri, portavoce di A Sud e co-coordinatrice della campagna Giudizio Universale a greenreport.it.
I ricorrenti
Nel giugno del 2021, come riferivamo, alcune associazioni, movimenti ambientalisti, scienziati e giuridici italiani riunite nella campagna Giudizio Universale, supportati dalla società civile (complessivamente 200 ricorrenti) depositerà la denuncia contro lo stato italiano per inazione climatica.
Nella citazione il gruppo ricordava come l’Italia è uno dei Paesi a maggior rischio ambientale e sociale, pertanto “mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici è quanto mai urgente per non perdere altre vite, per tutelare i territori e per evitare danni economici”.
Immagine alcuni esponenti di Giudizio Universale – A Sud, davanti al Tribunale Civile di Roma