Abydos, la tomba del predecessore della dinastia perduta

Abydos – Un team di archeologi egiziani e americani, coordinato dal professor Josef Wegner dell’Università della Pennsylvania, ha annunciato di aver trovato due tombe nella necropoli di Abido o Abydos, una delle quali di grandi dimensioni di un antico faraone egizio, ai piedi di una rupe desertica, a circa 480 chilometri a sud del Cairo.

I forti venti l’avevano ricoperta con uno spesso strato di sabbia. In alcuni punti è stato necessario scavare fino a 7 metri per raggiungere il fondo della camera funeraria. Le somiglianze tra i due edifici hanno portato gli archeologi a concludere che questo faraone, ancora sconosciuto, potrebbe essere un predecessore della cosiddetta dinastia “perduta” di Abido.

Abydos è un sito archeologico molto vasto, con un grande numero di edifici. Lì sono stati rinvenuti templi dedicati al dio Osiride. Poi necropoli di quasi tutti i periodi, in particolare del 3000 a.C., durante il quale vennero sepolti i primi re egiziani.

Nel corso della storia egizia, Abidos  rimase una città importante per le pratiche funerarie.

Dalle scoperte del 2014

Nel 2014, come racconta Frédéric Payraudeau, egittologo francese del Laboratorio Oriente e Mediterraneo, sono state scoperte un’intera serie di tombe risalenti alla XIII dinastia e un sarcofago rinvenuto lontano dalla sua ubicazione originale, a poche centinaia di metri di distanza. Su uno di essi era riportato un nome: quello del faraone Seneb-Kay, un individuo molto poco noto agli storici, al punto che hanno dubitato della sua reale esistenza.

L’importante sconosciuto

La grande tomba appena scoperta – attribuita al Secondo Periodo Intermedio (1640 – 1540 a.C.) –  ha indotto gli archeologici a ipotizzare che potrebbe trattarsi di un re più importante e antico di Seneb-Kay.  Potrebbe trattarsi di Senaiib o Paentjen, nomi tra i re iscritti o rappresentati su vari monumenti di Abidos.

Sarebbe logico, sostiene Payraudeau, ma ad oggi è soltanto probabile. Purtroppo i molteplici saccheggi avvenuti nel corso del tempo, hanno notevolmente degradata la tomba. Le strisce di vernice che riportavano il nome del re sono state quasi tutte cancellate.  Ma, come riporta archeologymag.com, la forma della camera funeraria e le iscrizioni leggibili indicano la sua appartenenza a un antico faraone.

Dinastie parallele?

Nonostante i pochi dati riscontrabili, la scoperta contribuisce al progresso dello studio della poco documentata “dinastia di Abydoos”. E  suppone la teoria dell’esistenza di varie dinastie regnanti parallelamente, cambiando la storia dell’antico Egitto così come l’abbiamo conosciuta finora.

Per questo gli archeologi prevedono di continuare con i lavori di scavo, andando più in profondità, nella speranza di riportare alla luce altre tombe, portatrici di informazioni.

Il laboratorio di ceramica del periodo romano e il riutilizzo nel XIV secolo

Oltre alla tomba, gli archeologi egiziani, del Consiglio Supremo delle Antichità, hanno scoperto un laboratorio di produzione di ceramica e vetro risalente all’epoca romana (30 a.C – 642) a nord di Abido, precisamente a Banawit, con relative 32 ostraka, frammenti ceramici con incisioni in lingua greca e demotica, che raccontano di transizioni commerciali e imposte.

Lo stesso sito venne riutilizzato nel XIV secolo come cimitero fatto di tombe in mattoni crudi all’interno delle quali sono stati ritrovati mummie e scheletri.

 

Immagine: Egitto  l’antica tomba scoperta nel sito di Abydos appartenente a un antico faraone – photo by archeologymag.com

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