Lariocidina. Il promettente nuovo antibiotico contro i super batteri

Lariocidina, questo il nome del promettente antibiotico che potrebbe superare la resistenza batterica, una delle maggiori minacce per la salute globale. A causa dei batteri resistenti agli antibiotici per via della loro evoluzione, combinata con l’assenza per tre decenni di una nuova classe di antibiotici, la mortalità delle infezioni è salita al 40%.

Scienziati canadesi della McMaster University, sotto la guida di Gerry Wright hanno identificato un microrganismo che produce naturalmente questa molecola denominata lariocidina, incoraggiante perché si mostra in grado di abbattere alcuni dei batteri resistenti ai farmaci commerciali attraverso un nuovo meccanismo d’azione che dai primi test di laboratorio oltre a manifestare la sua efficacia non ha palesato tossicità per le cellule umane.

La lariocidina è prodotta da un tipo di batterio del suolo chiamato Paenibacillus. I ricercatori lo hanno recuperato da un campione di terreno raccolto nel cortile della cittadina canadese di Hamilton dove ha sede l’Università McMaster.

Il team di ricerca ha lasciato che i batteri del suolo crescessero in laboratorio per circa un anno, un metodo che ha contribuito a rivelare anche le specie a crescita lenta che altrimenti sarebbero potute passare inosservate. Uno di questi batteri, il Paenibacillus, stava producendo una nuova sostanza con una forte attività contro altri batteri, compresi quelli solitamente resistenti agli antibiotici.

“Ora inizia il vero duro lavoro” ha però affermato Wright che sta analizzando la molecola per cercare un modo per sintetizzarla chimicamente, una per fase per la quale saranno “necessari molto tempo e risorse”

Occorre tempo prima che la lariocidina “sia pronta per il mercato”.

Lo studio canadese è stato pubblicato sulla rivista Nature.

 

 

Immagine: il ricercatore Gerry Wright, a sinistra, e il ricercatore post-dottorato Manoj Jangra, tengono in mano un modello stampato in 3D della lariocidina, il nuovo antibiotico che hanno scoperto insieme – photo by Georgia Kirkos, McMaster University

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