Negli Usa l’oppioide Fentanyl è ovunque. E in Europa?
Mentre negli Usa gli oppioidi sono così diffusi da procurare la morte di un bambino in un asilo nido, l’Unione Europea annuncia nuove misure di contrasto prima che lo stesso fenomeno, al momento su scale ridotta, prenda le dimensioni di quello americano.
A settembre a New York, 4 bambini, mentre erano affidati ad un asilo nido del Bronx, sono finiti in ospedale per overdose di Fentanyl, un oppioide sintetico sul mercato come farmaco analgesico ma replicabile illegalmente con estrema facilità. Tre dai 18 ai 24 mesi sono stati salvati, mentre il quarto, di 1 anno, è deceduto.
Gli investigatori, ha riferito la CBS, hanno trovato Fentanyl ovunque all’interno della scuola materna: negli armadi vicino ai quali i bambini trascorrevano le loro giornate e grandi quantità di narcotici nascosti sotto le assi del pavimento dell’asilo, avviato mesi prima da Grey Mendez con il nome di Divino Niño, Bambino divino.
Per Felix Herrera Garcia, Grei Mendez (marito e moglie) e altri 2 complici, è scattato il mandato di cattura per l’omicidio del piccolo e traffico di droga, spacciata giusto fuori dall’asilo.
La diffusione. Istituzioni e medici compiacenti
Il Fentanyl, come l’ossicodone, è un oppioide che tra il 1997 e il 2012 alcuni laboratori farmaceutici hanno spinto sul mercato, convincendo le autorità regolatorie e i medici sulla sua efficacia come antidolorifico anche per forme lievi di dolore.
Prescritta come una medicina miracolosa, i medici non avvisavano i pazienti che creava una forte dipendenza. Quando le autorità sanitarie hanno reagito era troppo tardi; nel frattempo milioni di statunitensi erano diventati dipendenti, procurandosi il farmaco anche al mercato nero.
Oggi è diventata la prima causa di morte per droga per i nordamericani dai 50 anni in giù. E dopo la morte del bambino è evidente che il Fentanyl si può trovare ovunque.
I cartelli messicani e i piccoli trafficanti indipendenti grazie alla formula su Internet
All’inizio del 2010 gli introiti dei cartelli messicani avevano subito un duro colpo dalla legalizzazione della marijuana in molti stati nordamericani, ma compresero presto che avrebbero potuto rifarsi commerciando illegalmente il Fentanyl, considerando la domanda sempre più alta insoddisfatta e la facilità e il basso costo per la sua produzione.
Soltanto nel 2014 le autorità statunitensi scoprivano le dimensioni del traffico illegale.
Andrew Kolodny, della Brandeis University del Massachusetts (USA), ha spiegato alla stampa come per produrre il Fantanyl sia “un gioco da ragazzi”: sono sufficienti un piccolo laboratorio con poche persone e la formula è rintracciabile su Internet.
Attraverso la posta internazionale o i corrieri la materia prima (fentanyl e sostanze ad esso correlate) viene importata dalla Cina, come informa un rapporto della DEA Intelligence (Drug Enforcement Administration- Agenzia federale antidroga degli Stati Uniti).
Si ottiene così una pillola simile ad un’aspirina che inganna facilmente i doganieri alla frontiera tra il Messico e di Stati Uniti e ha prospettive di guadagno elevatissime posto che prodotta in un laboratorio messicano costerebbe 1 centesimo di euro poi venduta a 10 euro (mille volte di più) nel città del nord.
I grandi cartelli messicani Sinaloa, fondato da El Chapo, e il Jalisco Nueva Generacion – hanno avviato una produzione intensiva, ricorrendo a lavorazioni sempre più sofisticate. Ma esistono anche i piccoli piccoli trafficanti indipendenti in grado di realizzare il prodotto in loco, come gli investigatori sostengono siano gli Herrere-Mendez e i loro complici, dietro la copertura dell’asilo nido.
Prodotto anche in Europa. Le misure dell’UE e la coalizione globale
Una sostanza disponibile a basso costo, di facilissima somministrazione ma che risulta essere 100 volte più forte della morfina e 50 volte più dell’eroina.
Ecco perché l’Unione europea vuole agire per tempo. La commissaria per gli Affari interni, Ylva Johansson, riporta eunews.it ha dichiarato di aver concordato “con le altre istituzioni, un nuovo mandato per la nostra agenzia (l’EMCDDA, l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, ndr), così da avere migliori controlli, migliori valutazioni dei rischi, e aggiornamenti in tempo reale sull’evoluzione della situazione”.
La commissaria dà per certo che il Fentanyl “viene prodotto qui da noi “. Durante la riunione dei ministri degli interni avvenuto lo scorso 28 settembre ha dichiarato che nell’ultimo anno ”sono stati smantellati 400 laboratori dove veniva realizzata soprattutto meta-anfetamina, ma anche Fentanyl” e quest’ultimo è disponibile illegalmente soprattutto nei Paesi Baltici.
Ma capire la dimensione del fenomeno è uno dei principali problemi dell’EU: non è facile ottenere informazioni esaustive per formare un quadro del traffico illecito. Nonostante ciò c’è il timore che la vendita illecita e l’assunzione sia maggiore di quanto dichiarato.
Per questo è stato deciso “di raddoppiare le risorse per la nostra agenzia UE” in modo da portare avanti il “contrasto interno” e al tempo stesso controllare e contrastare quello esterno, ossia la droga che entra nei porti europei.
L’UE fa parte della Coalizione globale contro le minacce delle droghe sintetiche, iniziativa lanciata dal segretario di Stato statunitense Anthony Blinken nel luglio 2023.
Immagine: pasticche di Fentanyl Rainbow