Sito archeologico di Aquileia. La domus di Tito Macro

La domus di Tito Macro, nel sito archeologico di Aquileia Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1998, è una delle più grandi residenze private romane mai rinvenute nel nord Italia.

Nei pressi di piazza Capitolo, nel sito dei fondi Cossar la domus occupa una superficie di 1700 metri quadrati e misura 77 metri di lunghezza e 25 di larghezza.

Scoperta negli anni Cinquanta del Novecento, soltanto gli scavi e gli studi compiuti dall’Università di Padova nel XXI secolo hanno permesso di conoscerne la storia: edificata nel I secolo a. C e abitata fino al VI secolo, come dimostrano le varie trasformazioni rilevate.

Fu probabilmente abbandonata per il sacco di Aquileia compiuto dal terribile Attila (395 – 453), re degli Unni, che segnò il declino di tutta la città che vanta una storia gloriosa: nata come colonia militare nel 181 a.C. favorita dalla posizione strategica – metteva in contatto il mondo romano con quelli balcanico, nordafricano e mediorientale – divenne nel tempo una delle più importanti città dell’Impero romano.

Ancora gli studi recenti hanno identificato Tito Macro come primo proprietario, da un blocco di pietra, con maniglia in ferro, recante l’iscrizione T. MACR, uomo facoltoso come è dimostrato oltre che dall’ampiezza della residenza (occupava trasversalmente un isolato), dai lavori all’interno terminati nel 2020  che ne hanno messo in rilievo l’eleganza con i suoi  320 metri quadrati di pavimenti decorati da  mosaici di finissima fattura come nel tablinum, la sala di ricevimento e ripetuti nel corridoio porticato del giardino dove sono visibili le tracce di una fontana.

Il benessere economico dei residenti che vi sono susseguiti vengono testimoniati anche dai ritrovamenti di un anello d’oro e pasta vitrea datato fra il II-III secolo d.C. di oltre 1200 monete tra le quali il sesterzio di Massimino il Trace (235-236 d.C.), l’imperatore che morì ad Aquileia per l’insurrezione del suo stesso esercito e da 560 monete nascoste – e mai recuperate – in una zona dell’atrio, appartenenti al 460 d.C., quindi nel pieno declino della città

Per l’intera dimora – considerata un unicum in Europa –  è stata realizzata una moderna copertura in laterizio monocromo sorretta da pilastri di colore rosso, che, oltre a svolgere il compito di protezione dei resti, restituisce ai visitatori il suo ingombro spaziale e l’articolazione degli spazi.

 

Dove: Domus di Tito Marco, sito archeologico di Aquileia (Udine);

visite: tutti i giorni dalle h.10:00 alle h. 16:00 durante la settimana; nei festivi fino alle h. 17:00: da marzo ad ottobre fino alle h.18:00; in estate fino alle h: 19:00. Si consiglia la prenotazione sulla sezione apposita del sito della Fondazione Aquileia.

 

 

Immagine: Domus di Tito Macro, sito archeologico di Aquileia, tratta dalla pagina Facebook della Fondazione Aquileia

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