Verso il primo protocollo internazionale contro le molestie e gli abusi sul lavoro
L’8 giugno 2018, circa 200 Paesi membri dell’Organizzazione Internazionale del lavoro (ILO- Agenzia Onu) si riuniranno a Ginevra nel vertice di 2 settimane per sviluppare il primo protocollo standard contro ogni tipo di molestie e violenze sul posto di lavoro. Una convenzione di misure, dunque, che non si riferirà soltanto alle molestie sessuali, ma anche alle violenze amministrative, morali, psicologiche e fisiche, a tutela sia delle donne sia degli uomini; di tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro status professionale e sia nell’ambito dell’economia formale che in quello informale.
Le vittime di questo tipo di abusi, infatti, spesso tacciono, non denunciano il danno subito se si trovano in una condizione lavorativa precaria – perchè in nero o con un contratto a breve termine (che temono non venga rinnovato) o per una legislazione locale che non protegge adeguatamente il lavoratore.
Manuela Tomei (nella foto a lato), direttore del Programma Lavoro e Impiego dell’ILO, ha rivelato alla stampa che il vertice del prossimo giugno è il punto di arrivo di un lungo e laborioso processo, lungi dall’essere una risposta a un tema “di moda”. Ma, ha riconosciuto, che il movimento statunitense contro le violenze e gli abusi #MeToo ha influenzato positivamente alcuni governi, precedentemente restii alla elaborazione di una norma internazionale, mentre oggi esprimono la volontà di sostenerla.
La vera sfida del vertice, secondo Tomei sarà la definizione del testo finale. L’obiettivo è l’approdo a un testo equilibrato portatore di misure né troppo miti, da renderlo irrilevante, né troppo rigoroso da rendere la sua applicazione impraticabile.
Difendere i lavoratori deboli dalla sopraffazione di quelli più forti non è soltanto una questione di diritti umani, ma, ha concluso Manuela Tomei, le molestie e la violenza sessuale hanno anche un elevato costo economico, che si può misurare in perdita della produttività, nonché nel degrado dell’ambiente di lavoro, delle relazioni tra colleghi, senza contare il danno d’immagine recato all’impresa.
Se il vertice di Ginevra approverà un testo, si tratterà della prima normativa internazionale sulla regolamentazione del rispetto della persona in campo professionale.