Giuseppe Pignatone, capo della Procura di Roma, in una lettera inviata alla stampa fa il punto della situazione sulle indagini in atto per il sequestro e la morte di Giulio Regeni. Spiega le difficoltà dell’inchiesta e rileva le certezze acquisite: il movente, il ruolo degli apparati egiziani, il tradimento da parte di persone nell’ambito della ricerca e del sindacato egiziano e l’assicurazione che le indagini andranno avanti
Nota congiunta dei procuratori italiani ed egiziani dopo il II vertice di Roma sulle indagini di Giulio Regeni. Elemento più importante emerso è l’ammissione da parte dell’Egitto che la polizia de Il Cairo ha condotto un’investigazione sull’attività di Giulio nella prima metà di gennaio 2016. Il procuratore egiziano Nabeel Sadek, chiede d’incontrare Claudio e Paola Regeni. Dall’Università di Cambridge arrivano i documenti tanto attesi
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