Un trattamento intracerebrale per combattere la malattia di Parkinson

David Devos e Caroline Moreau, ricercatori neurologi presso  Lille’s University Hospital in Francia, sono gli inventori di un dispositivo per una terapia contro il Morbo di Parkinson, molto promettente.

La loro invenzione, descritta dal sito parkinsoneurope.org, consiste in una pompa dosatrice che consente alle persone affette da Parkinson di ricevere la dopamina anaerobica (o A-dopamina) direttamente al cervello in quantità costanti. Lo scopo del trattamento è quello di aiutare a combattere le fluttuazioni dei sintomi e i periodi off *, che molte persone sperimentano con l’avanzare della loro condizione.

Il rivoluzionario dispositivo medico

Il dispositivo medico di Dave e Moreau consente alla pompa  -impiantata sotto la pelle nell’ addome del paziente e collegata al cervello tramite un catetere inserito chirurgicamente nel terzo ventricolo del paziente – il rilascio preciso di dopamina (un neurotrasmettitore cruciale per il controllo dei sintomi della malattia), quando necessario.

Utilizzando un telecomando, i medici regolano la quantità di dopamina erogata dalla pompa, mentre un’infermiera ricarica periodicamente il dispositivo (ogni una o due settimane).

Questo approccio riduce significativamente gli effetti collaterali rispetto ai tradizionali trattamenti orali, garantendo una migliore qualità di vita ai pazienti.

L’A – dopamina

I due neurologi hanno sviluppato la dopamina anaerobica – l’A dopamina–  (sostituendo l’ossigeno in una soluzione di dopamina con diossido di carbonio e azoto in una camera anaerobica),  dopo che precedenti tentativi avevano scoperto che la dopamina era inefficace quando veniva ossidata.

I risultati

I risultati con il nuovo trattamento ottenuti finora  mostrano una riduzione persistente dei sintomi del Parkinson, anche dopo l’interruzione della somministrazione di dopamina.

Questo progresso è particolarmente promettente per i pazienti in stadi avanzati, che non rispondono in modo efficace alle terapie convenzionali.

Se gli studi clinici di fase 3 (la sperimentazione si svolgerà nel 2025), confermassero questi risultati promettenti, l’autorizzazione europea all’immissione in commercio potrebbe essere presa in considerazione già nel 2030, aprendo così la strada a un trattamento rivoluzionario per le persone affette da malattia di Parkinson.

Per questo invenzione David Devos e Caroline Moreau sono stati tra i finalisti dell’European Inventor Award 2024.

 

 

  • *nota: per periodi off s’intendono le fasi di blocco dette “fasi off”, durante le quali il paziente di Parkinson tende  a non camminare più, a perdere la capacità di eseguire movimenti ritmici associati e ad avere problemi cognitivi

 

Immagine: da sinistra David Devos e Caroline Moreau, ricercatori neurologi presso  Lille University Hospital (Francia), inventori di un dispositivo per una terapia contro il Morbo di Parkinson – by Linkedin

 

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Una risposta

  1. Alfredo Chiarlone ha detto:

    Finalmente qualcosa di positivo

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