Libri per tutti. Comunicazione Aumentativa e Alternativa
Appena conclusa la Bologna Children’s Book Fair una caleidoscopica manifestazione a livello internazionale in cui è possibile abbracciare l’intero mondo dell’illustrazione e della scrittura per i libri dedicati ai bambini e ai ragazzi, e non solo.
Perché la letteratura per ragazzi è un potente strumento di conoscenza dell’essere umano, dotata di una suggestiva creatività visiva e letteraria, di forte impatto socio-culturale e formativo.
In questa edizione, è stato presentato un progetto editoriale di particolare accessibilità: I libri per tutti della Fondazione Paideia, rivolto alla pubblicazione di libri sia in versione cartacea che multimediale, realizzati con il metodo della CAA (Comunicazione Aumentativa e Alternativa) così da valorizzare l’esperienza della lettura per bambini con disabilità, bisogni comunicativi complessi e disturbi del linguaggio.
“Con questo importante progetto a favore di una cultura dell’inclusione vogliamo dare la possibilità a ogni bambino di poter accedere alla lettura e all’apprendimento. Siamo particolarmente orgogliosi che per la prima volta quattro dei principali gruppi editoriali in Italia abbiano scelto di lavorare insieme e speriamo che in futuro altre realtà del settore siano interessate a farne parte”, afferma Fabrizio Serra, Direttore di Fondazione Paideia.
Per questo progetto, DeA Planeta Libri ha pubblicato tre titoli speciali della collana: Il gatto con gli stivali, I tre porcellini, La bella addormentata.
Questo tipo di comunicazione non è esclusivamente indirizzato a bambini e ragazzi con bisogni comunicatvi complesso, ma anche a persone che si avvicinano all’apprendimento di una lingua e a coloro che hano una lettura fragile.
Un’iniziativa dunque dall’ampia valenza sia socio-culturale, che strettamente formativa e didattica.
Che cosa è la Comunicazione Aumentativa Alternativa
Comunicazione Aumentativa e Alternativa (C.A.A.) è il termine usato per descrivere tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la comunicazione di tutte le persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi, soprattutto il linguaggio orale e la scrittura.
Dunque si tratta di tutte quelle modalità che favoriscono e potenziano la comunicazione, in paarticolare relativa al linguaggio orale e la scrittura. Per esempio il comitato scientiicao di ISAAC (International Society for Augmentative and Alternative Communication) ha redatto il documento intitolato: “CAA e condizioni dello spettro dell’autismo” rivolto al potenziamento della comunicazione per le persone con autismo.
Si definisce aumentativa perché non sostituisce ma incrementa le possibilità comunicative naturali della persona, e alternativa perché utilizza modalità di comunicazione alternative diverse da quelle tradizionali, con l’ausilio di tecniche e strategie in grado di coinvolgere la persona che utilizza la C.A.A. e il suo intero contesto.
Fa da sfondo a questa metodologia e approccio alla persona, la Carta dei diritti della Comunicazione redatto alla Nationale Commitee for the Communication Needs of Person with Sever Disabilities.
Esperienza comunicativa e il modeling
Questo tipo di comunicazione, riflette il concetto di modeling (apprendimento per imitazione), che lo studioso Bandura applicò ai bambini, sostenendo che essi che in età infantile si intende acquisire una vasta gamma di abilità non dalle proprie esperienze (per prove ed errori), ma dall’osservazione di altre persone che compiono quelle azioni (teoria dell’apprendimento sociale). Successivamente la scoperta dei neuroni a specchi ne diede una spiegazione di natura neurologica.
Il lettore CAA partecipa in modo attivo alla lettura proprio attraverso diverse possibilità il modeling manuale: nel testo viene indicato il simbolo e simultaneamente si sente la parola), modeling (lettura continuativa del testo simbolico) e lettura del testo alfabetico.
I simboli, chiave di lettura
Secondo alcuni dati, in Italia più del 2% della popolazione tra gli 0 e i 18 anni è composto da persone con disabilità e l’1% della popolazione infantile presenta disturbi della comunicazione* (circa 83.000 bambini).
Le immagini ed i simboli diventano i mediatori del significato della parola nei casi in cui questa non possa essere decodificata o pronunciata.
In questi anni è cresciuto l’uso di dispositivi mobili come smartphone e tablet tra i bambini: il libro in simboli in versione digitale rappresenta quindi uno strumento in grado di offrire strategie comunicative personalizzate e significative modalità interattive di fruizione della lettura.
La progettazione editoriale e la trasposizione dei libri della Fondazione Paidea, sono stati realizzati con l’ausilio dei simboli WLS (Widgit Literacy Symbols), a cura della Bottega Editoriale di Fondazione Paideia, la prototipazione e la realizzazione tecnica invece sono a cura di PubCoder e la distribuzione è affidata a Olivetti Scuola Digitale.
WLS è un sistema di simboli nato nel Regno Unito, con l’obiettivo di ideare uno stile grafico, dotato di una notevole coerenza, leggibilità e trasparenza. Un sistema che permette di rappresentare in immagini non solo leparole descrittive, ma anche i principali elementi morfosintattici, tra cui il tempo dei verbi, il plurale; i superlativi…
Credits
Il progetto è promosso da Fondazione Paideia insieme a DeA Planeta Libri con il marchio De Agostini, GeMS – Gruppo editoriale Mauri Spagnol con le case editrici Guanda, Salani con il marchio Ape Junior e La Coccinella, Giunti Editore e la Business Unit Ragazzi di Mondadori Libri con le case editrici Mondadori, Piemme – con il marchio Il Battello a Vapore – e Rizzoli.
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