Pompei. Riaperta al pubblico Casa Vettii
Terminati i lavori di restauro, nel sito archeologico di Pompei viene riaperta al pubblico Casa dei Vettii, celebre, soprattutto, per i suoi affreschi erotici.
Quattro anni sono durati i lavori concentrati sul ciclo decorativo e sul consolidamento degli ambienti completando quelli precedenti svoltosi dal 2004 al 2016.
Complessivamente, dunque, le sale che devono la propria denominazione ai proprietari, i ricchi liberti Aulo Vettio Restituto e Aulo Vettio Conviva e rinvenute tra il 1894 e il 1896, sono nuovamente visitabili, dopo quasi venti anni di lavori, tranne un parziale accesso tra le 2 fasi di lavorazione.
Il restauro ha visto all’opera una squadra eterogena costituita oltre che dagli archeologi e restauratori, da architetti, ingegneri, strutturisti e botanici. Particolarmente difficoltosa si è rilevata la rimozione degli strati di cera sugli affreschi, apportata nel passato nell’errata convinzione di proteggerli mentre in realtà oltre a rilevarsi dannoso, copriva molti dettagli delle pitture.
Restituite, dunque, ai visitatori, oltre al famoso ciclo di affreschi, la complessità architettonica della casa e il giardino del peristilio, adornato quest’ultimo con copie di statue originali conservate negli spazi espositivi e nei depositi del Parco archeologico.
Gli spazi interni comprendono un ambiente adiacente alla cucina e la famosa stanza con gli affreschi erotici, un tempo chiusa da una porta di ferro che si apriva solo per gli uomini adulti, ora naturalmente, rimossa.
Si crede che questo ambiente fosse adibito alla prostituzione, ipotesi che troverebbe conferma nel rinvenimento sulla parete sinistra del vestibolo dell’iscrizione che informa che una donna di nome Eutychis, “greca e di belle maniere”, veniva offerta per due assi (Eutychis Graeca a(ssibus) II moribus bellis).
Secondo la nota del Ministero dei Beni culturali, i lavori nella loro totalità hanno costituito uno dei cantieri archeologici più complessi degli ultimi decenni.