Atleti rifugiati vincono la maratona di Ginevra. Tokyo 2020 è più vicina

A Ginevra si è disputata l’Harmony Geneve Marathon, gara su strada di 10 chilometri organizzata dall’Unicef. Domnic Lokinyomo Lobalu e Paulo Amotun Lokoro hanno conquistato, rispettivamente, il primo e secondo posto e l’inserimento nella Squadra dei rifugiati che gareggerà alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Lobalu, nato nel Sud Sudan e rifugiato in Kenya, nella maratona svizzera ha corso in 29:14 minuti, superando il record fissato nel 2018 dall’atleta svizzero Huwiler Thomas di 30:52 minuti; aspira, naturalmente, alla medaglia olimpica.

Come il connazionale Lokoro, specializzato nei 1500 metri, già nel Team Olympic Refugee Athletes per la competizione globale di Brasile 2016; a Ginevra ha conquistato il secondo posto in 30:32 minuti.

Sul terzo gradino del podio è salito Morgan Le Guen al quale seguono, rispettivamente, Simon Ayong e Pur Biel.

L’idea di formare la Team Olympic Refugee Athletes (Squadra Olimpica dei rifugiati) è nata all’interno del Comitato Olimpico Internazione (CIO) nel 2015, poi accolta e istituzionalizzata dalle Nazioni Unite.

Gli sforzi dei Comitati Olimpici della Germania, Belgio, Brasile, Lussemburgo e Kenya, selezionando 10 atleti rifugiati fra 43, hanno reso possibile la formazione del Refugee Olimpic Team, che ha debuttato nei Giochi di Rio del 2016, sotto l’egida del Comitato Olimpico. La squadra era formata da 2 nuotatori, 2 judoka, un maratoneta e 5 corridori di mezzofondo.

Nell’ottobre del 2018, il CIO ha annunciato che il team olimpico di rifugiati parteciperà ai Giochi di Tokyo 2020.

In quell’occasione, Filippo Grandi, Alto Commissario Onu per i Rifugiati ha ricordato come nel 2016, il Team Rio Refugee Athletes “ ha mostrato il lato umano della crisi globale dei rifugiati”.

Mentre i 10 rifugiati partecipanti di Rio hanno sottolineato l’importanza dello sport “inteso come strumento di pace” e di speranza per i rifugiati di tutto il mondo.

 

Fotografie dall’alto: 1) Ginevra, Maratona Harmony, photo by Bernard Rono; 2)Team Olympic Refugee Athletes Rio 2016, photo by  Lorey Campesec

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