Taggato: senzatetto

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Una panchina per chi ha una casa è per chi una casa non c’è l’ha

Sembrano essere fini i tempi dell’urbanistica difensiva, intenta al marketing pubblico e inevitabilmente ostile verso gli homeless. Il mood cambiato lo dimostra la panchina multi uso disegnata e presentata all’ultima edizione della Design Week, dall’architetto Stefano Boeri, molto simile ad altri modelli appena presentati in Canada

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Diritto alla salute per le persone senza dimora

Approvata dalla Commissione Sanità di Reggio Emilia, il progetto di legge proposto dall’Avv. Mummolo, consigliere regionale e presidente dell’Associazione “Avvocati di strada” che prevede la possibilità di dare un medico di base ai senza dimora. Un diritto individuale e collettivo

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Le conseguenze dell’urbanismo difensivo

Architettura ostile, espressione dell’urbanismo difensivo, che alcuni definiscono anche con una locuzione più esplicita architettura, anti senza tetto. Ma la situazione è meno categorica e più complessa, perché in realtà è il risultato del marketing applicato allo spazio pubblico e a risentirne è tutta la collettività

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Banksy. E il clochard Ryan si trasforma in Babbo Natale

Il clochard Ryan si stende sulla panchina che Banksy, il noto artista britannico ha corredato con slitta e renne, mentre si ode in sottofondo la canzone ‘I’ll be home for Christmas’ cantata da Joy Williams. Pubblicato sui social il video ha ottenuto in 2 ore oltre un milione di visualizzazioni e tanti commossi commenti

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Big sleep out. Una notte per i senza fissa dimora

Il 7 dicembre in oltre 60 città del mondo si svolgerà la mobilitazione a sostegno dei senzatetto. Big sleep out, questo il nome dell’iniziativa nata a Edimburgo (Scozia) per opera dell’Associazione no profit Social Bite che è riuscita a radunare 50mila persone che per una notte dormiranno nei cortili, nelle strade e nelle scuole, raccogliendo donazioni per le persone senza fissa dimora

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Diventare senzatetto. Simulazione empatica

Vivere l’esperienza dei senzatetto attraverso la realtà virtuale crea nei loro confronti un’empatia profonda e duratura. Questo il risultato di uno studio costituito da 2 ricerche condotta dalla Stanford University su un variegato campione di oltre 560 persone di ogni fascia di età e 8 etnie diverse. E i risultati sono tangibili